31 Luglio 2025
Un video diffuso dall'Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari (OCHA) mostra raffiche di mitra verso civili palestinesi che, seduti a terra o accovacciati, aspettavano la distribuzione di aiuti alimentari in un centro GHF. L'OCHA ha affermato che i soldati israeliani hanno aperto il fuoco sulla folla di palestinesi.
Secondo quanto riferito dall’agenzia della protezione civile di Gaza, le forze israeliane hanno ucciso almeno 30 persone, quando hanno aperto il fuoco su una folla in attesa di aiuti umanitari nel nord del territorio palestinese.
L’esercito israeliano ha fatto sapere che sta esaminando l'incidente avvenuto a nord di Gaza City. Intanto, le Nazioni Unite hanno dichiarato che le pause nell’offensiva israeliana contro Hamas non sono sufficienti ad affrontare l’emergenza umanitaria e alimentare che si aggrava di giorno in giorno.
L’agenzia umanitaria delle Nazioni Unite, OCHA, ha sottolineato che, a 4 giorni dall’inizio delle cosiddette “pause tattiche” dell’esercito israeliano, continuano a registrarsi morti per fame e malnutrizione, oltre a vittime tra coloro che si radunano per ricevere aiuti.
Il portavoce della protezione civile di Gaza, Mahmud Bassal, ha detto all’AFP che “almeno 30 martiri sono stati uccisi” mentre aspettavano gli aiuti a nord di Gaza City, e che 300 persone sono rimaste ferite.
Bassal ha affermato che le forze israeliane hanno aperto il fuoco sulla folla in attesa di cibo.
Mohammed Abu Salmiya, direttore dell’ospedale Al-Shifa di Gaza City, ha riferito che la sua struttura ha ricevuto 35 corpi provenienti dalla sparatoria, che si sarebbe verificata a circa tre chilometri a sud-ovest del valico di Zikim, uno dei punti di ingresso principali dei camion con gli aiuti umanitari destinati alla popolazione della Striscia.
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