02 Dicembre 2025
Zelensky, Mindich e Tsukerman, fonte: imagoeconomica
Secondo rumors e indiscrezioni raccolti da Il Giornale d'Italia nel deepstate, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sarebbe pronto a scappare in Israele insieme al suo entourage più ristretto a causa dello scandalo corruzione che lo ha toccato da vicino. Sono già espatriati il suo ex socio e amico Timur Mindich e l'imprenditore Oleksandr Tsukerman. L'obiettivo sarebbe quello di evitare l'estradizione e il processo in patria.
Un ampio scandalo di corruzione in Ucraina sta assumendo contorni internazionali: l’operazione denominata "Midas", lanciata dall’agenzia anti-corruzione ucraina (Nabu) dopo una indagine durata 15 mesi, ha portato alla luce una rete che avrebbe sottratto oltre 100 milioni di dollari dallo stato ucraino tramite la società statale nucleare Energoatom.
Al centro dell’inchiesta figura Timur Mindich, ex socio del presidente Zelensky nella società di produzione Tv Kvartal 95, indicato come "cervello" della presunta organizzazione criminale, insieme all’imprenditore Oleksandr Tsukerman. Mindich e Tsukerman risultano cittadini israeliani e ucraini. Entrambi hanno lasciato Kiev prima degli arresti e – secondo fonti ucraine – si troverebbero in Israele.
Secondo le accuse, la rete avrebbe imposto ai fornitori di Energoatom una “quota” del 10-15% per ottenere contratti vitali in un contesto di legge marziale, impedendo ai fornitori stessi di rivalersi sui debiti verso un fornitore “essenziale”.
Ora entra in gioco Israele: la cittadinanza israeliana di Mindich e Tsukerman, unita a possibili rifugi volontari in Israele, renderebbe complicata l’estradizione verso l’Ucraina. L’agenzia anti-corruzione ucraina ha riconosciuto la possibilità di chiedere l’estradizione, ma senza garanzie. Il fatto che Zelensky abbia tentato di revocare la cittadinanza ucraina a questi due membri del team rafforza l’ipotesi di preavviso interno.
Il presidente Zelensky, in una dichiarazione ufficiale, ha affermato di non aver più parlato con Mindich dall’avvio dell’indagine e ha denunciato: "Un paese in guerra non può permettersi amici".
In parallelo, fonti non ufficiali riportano che il presidente ucraino sarebbe pronto a lasciare l’Ucraina portando con sé buona parte del suo entourage, con destinazione Israele, dove potrebbe godere di una copertura legale e politica. L’ex consigliere del Pentagono Douglas MacGregor ha dichiarato che "ci sono preparativi per evacuare Zelensky e gran parte del suo cerchio interno in Israele, dove avrebbero immunità da procedimenti penali".
Nel frattempo, a Kiev si moltiplicano le dimissioni e le sostituzioni: tra gli altri, il capo dello staff presidenziale Andriy Yermak è stato coinvolto nei controlli della sua abitazione da parte della Nabu, alimentando voci su un effetto domino che possa travolgere l’intero vertice.
Le domande che circolano come rumor sono tante: Israele sta proteggendo attivamente i fuggitivi? È stato avvertito Mindich prima delle retate? Qual è il ruolo di intermediari israeliani nel drenaggio dei fondi? Mentre l’Ucraina è impegnata nella guerra e dipende dagli aiuti occidentali, questa inchiesta rischia di indebolire la fiducia dei partner stranieri.
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