02 Dicembre 2025
Fonte LaPresse
Nell'Unione Europea si sta consumando uno degli attacchi più pericolosi alla privacy e alla libertà digitale della storia democratica occidentale. Il suo nome ufficiale è "Regolamento per prevenire e combattere l'abuso sessuale dei minori" (CSAR). Ma chi lo conosce lo chiama con il suo vero nome: CHAT CONTROL - il controllo totale delle chat.
La scusa è sempre la stessa, collaudata, emotivamente inattaccabile: proteggere i bambini. L'obiettivo reale è ben diverso: creare un'infrastruttura permanente di sorveglianza di massa che scansioni ogni messaggio, ogni foto, ogni file che 450 milioni di europei inviano ogni giorno. Una backdoor permanente nella crittografia. La fine della privacy digitale come la conosciamo.
E il 26 novembre 2025, mentre i media celebravano una presunta "vittoria della privacy", il progetto ha fatto un passo avanti decisivo mascherandosi dietro la parola magica "volontario". Ma come avverte Patrick Breyer, europarlamentare tedesco e combattente per la libertà digitale: "Chat Control non è morto, viene solo privatizzato". Il Regolamento per prevenire e combattere l'abuso sessuale dei minori, comunemente noto come Chat Control, è una regolamentazione dell'Unione Europea proposta dalla Commissaria europea agli Affari interni Ylva Johansson l'11 maggio 2022. Il meccanismo tecnico al cuore della proposta si chiama "client-side scanning". Attraverso questo sistema, i contenuti vengono analizzati sul dispositivo dell'utente prima della crittografia (Brussels Signal).
Immaginate di scrivere una lettera a un amico. Normalmente, con la crittografia end-to-end (quella che usano WhatsApp, Signal, ecc.), è come se scriveste la lettera, la metteste in una busta sigillata, e solo il destinatario potesse aprirla. Nemmeno la posta può leggerla durante il trasporto. Con il client-side scanning, invece, prima ancora che possiate sigillare la busta, un funzionario governativo legge la lettera, la fotocopia, la confronta con un database di "lettere vietate", e solo dopo - se passa il controllo - vi permette di sigillarla e spedirla. Sarebbe come avere lo Stato che legge le tue lettere prima di sigillare la busta, sottoponendo le comunicazioni private di ogni cittadino della UE a un controllo automatizzato (Brussels Signal).
Esempi concreti di cosa verrebbe scansionato:
Ogni foto, ogni messaggio, ogni file che ogni singolo cittadino della UE dovesse inviare, verrebbe automaticamente scansionato, senza alcun consenso o senza alcun sospetto. Questo non riguarda la cattura di criminali. Tale inquietante progetto consiste in buona sostanza in una vera e propria SORVEGLIANZA DI MASSA imposta su tutti i 450 milioni di cittadini dell'Unione Europea(Fightchatcontrol). Non "se sei sospettato di un crimine". Non "con un mandato del giudice". Sempre. Tutti. Ogni singolo messaggio.
Quando oltre 500 dei più importanti crittografi e ricercatori di sicurezza dell’intero Pianeta si uniscono per lanciare un allarme, dovremmo ascoltare. Nel settembre 2025, 502 scienziati con credenziali consolidate in cybersecurity, crittografia e ingegneria della privacy hanno firmato una lettera aperta (CyberInsider). Il loro verdetto è devastante. La lettera dichiara che il piano per la scansione di massa dei messaggi privati è "tecnicamente irrealizzabile", un "pericolo per la democrazia", e "minerà completamente" la sicurezza e la privacy di tutti i cittadini europei(Patrick Breyer).
Gli scienziati identificano quattro problemi fondamentali e insormontabili:
Scansionare miliardi di messaggi e immagini quotidianamente non può raggiungere l'accuratezza richiesta. Anche un basso tasso di falsi positivi sommergerebbe le autorità e implicherebbe utenti innocenti (CyberInsider).
I numeri reali sono terrificanti:
I dati della polizia federale svizzera mostrano che l'80% dei rapporti generati da macchine si rivelano falsi positivi. Le autorità tedesche hanno ricevuto oltre 99.000 rapporti errati su chat e foto private nel 2024. Le autorità irlandesi hanno confermato solo 852 su 4.192 segnalazioni automatizzate dal contenuto effettivamente illegale (Brave New CoinBrave New Coin). L'agenzia federale tedesca per il crimine ha riportato un tasso di errore del 48% nel 2024 (Patrick Breyer).
Tradotto in scenari reali:
Giulia, 35 anni, manda alla sorella una foto dei suoi figli che giocano in spiaggia. L'algoritmo rileva "pelle esposta + minori" e segnala automaticamente alle autorità. Giulia riceve una visita della polizia. Deve dimostrare la sua innocenza. I suoi figli vengono interrogati. La notizia si diffonde nel vicinato. Anche se poi tutto viene chiarito, il danno alla sua reputazione è fatto.
Marco, studente di storia dell'arte, invia alla sua professoressa via WhatsApp foto di dipinti rinascimentali con nudi per un progetto universitario. Segnalazione automatica. Indagine. Marco viene sospeso dall'università in attesa di chiarimenti. Il suo nome finisce in un database. Quando cerca lavoro anni dopo, quella segnalazione – anche se archiviata – potrebbe riemergere.
La dottoressa Rossi riceve dal paziente foto di una lesione cutanea in zona intima per una consulenza urgente. Sistema automatico: "immagine intima". Segnalazione. La dottoressa finisce sotto inchiesta per possesso di materiale inappropriato. Il paziente, imbarazzato, viene interrogato. La fiducia medico-paziente distrutta.
Con 99.000 falsi allarmi solo in Germania in un anno, questi scenari si moltiplicheranno migliaia di volte. La polizia verrebbe sommersa da segnalazioni inutili mentre i veri criminali, più sofisticati, troverebbero facilmente modalità alternative per aggirare il sistema.
La scansione su dispositivo mina la crittografia end-to-end introducendo una backdoor de facto, creando un singolo punto di fallimento vulnerabile allo sfruttamento (CyberInsider).
Perché questo è catastrofico:
Immaginate che la vostra banca vi dia una cassetta di sicurezza, ma con una condizione: devono poter guardare dentro quando vogliono, "solo per controllare che non ci siano soldi rubati". Per farlo, installano una serratura speciale con una chiave master. Il problema? Quella chiave master può essere rubata. Può essere copiata. Può essere usata dai criminali, da hacker, da governi stranieri ostili.
In buona sostanza Chat Control potrebbe potenzialmente "mettere tutti sotto sorveglianza di massa scansionando tutti i messaggi sui nostri dispositivi personali prima che vengano inviati, anche quelli criptati, minando la sicurezza delle piattaforme di messaggistica e imponendosi sui nostri diritti alla privacy. Le proposte di scansione lato client introducono anche un rischio significativo che quel software venga preso di mira da criminali, stati nazionali ostili e venga abusato da governi autoritari" (Silicon Republic).
Scenari reali di cosa potrebbe succedere:
Chi ha bisogno davvero della crittografia sicura:
Tutti loro diventerebbero vulnerabili.
Ovvero, le capacità del sistema potrebbero facilmente dirigersi verso l'indebito ampliamento progressivo delle finalità del trattamento (dopo il consenso iniziale alla raccolta dei propri dati personali) ed essere quindi riproposte per censura, sorveglianza politica o uso più ampio delle forze dell'ordine (CyberInsider). Ed è già successo. La storia infatti ci insegna che ogni strumento di sorveglianza viene espanso oltre il suo scopo originale. Sempre. Senza eccezioni.
Esempi storici reali:
La proposta danese del luglio 2025 esclude temporaneamente messaggi di testo e audio, concentrandosi su immagini e URL. Ma il testo permette esplicitamente di aggiungere questi formati in seguito (ZATAZ).
La progressione prevedibile:
Scenari concreti futuri:
Tutto questo sarà possibile perché l'infrastruttura sarà già in piedi. Basterà cambiare i parametri di ricerca.
I ricercatori avvertono che la regolamentazione rischia di normalizzare la sorveglianza di massa nelle società democratiche sotto la maschera della protezione dei minori (CyberInsider). Il gruppo ha avvertito che le nuove regole creeranno "capacità senza precedenti" per sorveglianza, controllo e censura, e hanno un "rischio intrinseco di espansione funzionale e abuso da parte di regimi meno democratici" (Silicon Republic).
Il messaggio che la UE invierebbe al mondo:
Se l'Unione Europea - considerata leader mondiale in materia di diritti digitali, quella che ha creato il GDPR (acronimo di Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati, legge UE entrata in vigore il 25 maggio 2018, che regola il modo in cui le aziende gestiscono i dati personali dei residenti all’interno della stessa), è quella che si vanta di proteggere la privacy, dice "sì, va bene scansionare tutti i messaggi di tutti", cosa pensate che faranno gli altri? Ogni regime autoritario o aspirante tale avrà il precedente perfetto: "Lo fa anche l'Europa democratica!".
Risultato finale: La morte globale della privacy digitale, iniziata con le migliori intenzioni dichiarate dall’Europa democratica.
Dopo anni di resistenza feroce - con Paesi come Germania, Paesi Bassi, Austria e Polonia che si opponevano fermamente - la presidenza danese del Consiglio UE ha escogitato una strategia diabolicamente intelligente: togliere l'obbligo di scansione e renderlo "volontario". Il 26 novembre 2025, la proposta è riuscita a raggiungere un accordo nel Consiglio (TechRadar). I media hanno celebrato: "La UE rinuncia alla sorveglianza obbligatoria!", "Vittoria della privacy!". Ma è una trappola.
Come spiega Patrick Breyer, europarlamentare tedesco: contrariamente ai titoli che suggeriscono che la UE si sia "tirata indietro" da Chat Control, il mandato negoziale approvato dagli ambasciatori della UEin una votazione molto divisa apre la strada a un'infrastruttura permanente di sorveglianza di massa (Patrick Breyer).
"I titoli sono fuorvianti: Chat Control non è morto, viene solo privatizzato", avverte Breyer. Come funziona il trucco in pratica?
Immaginate questo scenario:
WhatsApp, Signal e le altre app vengono classificate come servizi "ad alto rischio" perché offrono comunicazioni criptate (che invece è ciò che fanno al meglio proprio per proteggerci). Una volta etichettate "ad alto rischio", queste piattaforme subiscono pressioni enormi. Le autorità UE diranno: "Dovete implementare misure di mitigazione del rischio". Traduzione: "Dovete scansionare i messaggi, altrimenti..."
Chi non scansiona "volontariamente" rischia:
Risultato: Le piattaforme "scelgono volontariamente" di scansionare tutto. Non perché vogliono, ma perché l'alternativa è la morte commerciale. È come dire a qualcuno con una pistola puntata alla testa: "Hai la libertà di scegliere, puoi darmi il portafoglio volontariamente, oppure no". Tecnicamente è una scelta. Praticamente è una coercizione.
Il testo concordato crea un quadro giuridico tossico che incentiva i giganti tecnologici statunitensi a scansionare le comunicazioni private in modo indiscriminato, introduce controlli obbligatori dell'età per tutti gli utenti di Internet e minaccia di escludere gli adolescenti dalla vita digitale (Patrick Breyer).
Traduciamo in termini concreti:
Le piattaforme possono "scegliere" di non scansionare, ma verranno strangolate economicamente e da montagne di regole e decreti fino a quando non cederanno. È sorveglianza di massa tramite ricatto normativo.
La proposta renderebbe probabile che tutti i servizi di comunicazione digitale richiedano agli utenti di sottoporsi a verifica dell'età (European Digital Rights).
Come funzionerebbe nella pratica:
Apri WhatsApp. Prima di poter inviare qualsiasi messaggio, compare questa schermata: "Per usare questo servizio devi verificare la tua età. Carica un documento d'identità o usa il riconoscimento facciale." Non puoi bypassarla. Non puoi rifiutare. O ti identifichi, o non comunichi.
Se non puoi verificare la tua età perché:
Il compromesso danese minaccia di escludere completamente gli adolescenti dalla vita digitale(Compliance Hub Wiki).
Scenario concreto:
Rimuovendo i requisiti espliciti di scansione obbligatoria, come già sopra riportato, il compromesso danese crea un "quadro giuridico tossico" che incentiva la sorveglianza di massa volontaria, elimina l'anonimato online attraverso la verifica obbligatoria dell'età e minaccia di escludere completamente gli adolescenti dalla vita digitale. In altre parole: hanno semplicemente cambiato tattica. Prima dicevano apertamente "dovete scansionare tutto". Ora dicono "siete liberi di scegliere", sapendo benissimo che le pressioni economiche e legali costringeranno le piattaforme a fare esattamente ciò che prima era obbligatorio.
È sorveglianza di massa per procura. È autoritarismo con una maschera liberale. È la privatizzazione della tirannia digitale.
E l’aspetto più pericoloso? Molti ci cascheranno, perché sulla carta suona meglio: "volontario" sembra meno minaccioso di "obbligatorio". Ma il risultato sarà identico.
C'è un dettaglio rivelatore nella proposta che dimostra la sua vera natura: gli utenti che rifiutassero la scansione perderebbero la capacità di inviare immagini, video o link attraverso app di messaggistica. Tuttavia, gli account governativi e militari sarebbero esenti da questi requisiti (Brave New Coin).
Avete capito bene:
Perché? Perché Bianchi ha un "account governativo" esente.
Risultato: il corrotto è protetto, chi lo denuncia viene esposto.
Secondo i sostenitori di Chat Control, la scansione servirebbe a "proteggere i bambini" dal materiale pedopornografico. Ma allora:
La risposta è ovvia: sanno che Chat Control non serve a prendere i veri criminali. Serve a controllare la popolazione.
La domanda che smaschera tutto:
Se la scansione è davvero necessaria per proteggere i bambini, perché non vale per chi ha il potere?
Perché i figli dei politici non meritano la stessa protezione? Oppure perché a tutti gli effetti i politici sanno bene che la scansione di massa è:
Ma ciò che è intollerabile per loro, va benissimo per noi, la plebe digitale.
La battaglia contro Chat Control ha visto una mobilitazione senza precedenti.
Lettere significative in tal senso sono state firmate da esperti del settore tecnologico in risposta alle precedenti proposte di Chat Control introdotte nel 2023 e 2024 (CPO Magazine). Ogni volta, il consesso scientifico è stato unanime nella risposta: questo sistema è pericoloso, inefficace e antidemocratico. App come Signal hanno avvertito chiaramente: se Chat Control dovesse passare, potrebbero dover abbandonare l'Europa (Digital Chew). Ad ogni modo la votazione del 26 novembre ha visto una forte opposizione: Repubblica Ceca, Paesi Bassi e Polonia hanno votato contro (l'Italia si è astenuta), riflettendo profonde preoccupazioni all'interno dell'UE sulla legalità e proporzionalità della misura (Patrick Breyer).
Il testo sarà ora negoziato con il Parlamento europeo. Il mandato del Parlamento (adottato nel novembre 2023) esclude esplicitamente la scansione indiscriminata e richiede sorveglianza mirata basata sul sospetto (Patrick Breyer). I negoziati si concentreranno probabilmente su diverse questioni chiave: se la scansione volontaria crei pressioni ingiuste sulle piattaforme, come definire i servizi "ad alto rischio", e quali salvaguardie esistano per prevenire future espansioni dei poteri di sorveglianza. La legislazione finale deve essere concordata entro aprile 2026, quando scadranno le attuali regole temporanee di scansione (Brave New Coin).
Gli esperti hanno proposto alternative che effettivamente proteggerebbero i bambini senza distruggere la democrazia digitale: piuttosto che una scansione ampia e generalizzata (folle, inquietante e molto probabilmente impossibile da gestire), gli esperti suggeriscono indagini mirate. La polizia potrebbe chiedere/ordinare alle aziende tecnologiche di consegnare dati in loro possesso nel momento in cui ricevessero un preciso ordine del tribunale. Questo approccio limiterebbe la sorveglianza alle minacce reali (Digital Chew).
Ma queste soluzioni non interessano. Perché? Perché non creano l'infrastruttura di sorveglianza permanente che è il vero obiettivo di Chat Control.
"Questa lettera è un avvertimento finale e inequivocabile da parte delle persone che costruiscono e proteggono il nostro mondo digitale, le quali stanno urlando che questa legge è un disastro tecnico ed etico. Qualsiasi ministro che vota per questo sta volutamente ignorando il consiglio unanime degli esperti", dichiara Patrick Breyer. "Dobbiamo smettere di fingere che la sorveglianza di massa 'volontaria' sia accettabile in una democrazia. Stiamo affrontando un futuro in cui hai bisogno di una carta d'identità per inviare un messaggio, e dove una IA black-box straniera decide se le tue foto private sono sospette. Questa non è una vittoria per la privacy; è un disastro in attesa di accadere" (Patrick Breyer).
L'impatto negativo di Chat Control sulla democrazia sarebbe senza precedenti. E legittimando queste pratiche pericolose, la UE darebbe un segnale al resto del mondo che non può esservi privacy nelle comunicazioni digitali (European Digital Rights).
Siamo a un bivio.
Da una parte, una società dove:
Dall'altra, una società dove:
La scelta dovrebbe quindi essere ovvia. Ma come sempre quando si tratta di erosione delle libertà, ci viene venduta la paura - dei pedofili, dei terroristi, del crimine - per farci accettare catene d'oro.
Signal, Tutanota e le app che proteggono la nostra privacy ci stanno dicendo che dovranno abbandonare l'Europa. Gli esperti costituzionali ci dicono che CHAT CONTROL viola i diritti fondamentali. I dati reali poi ci mostrano che non funziona (48% di errore, 99.000 falsi positivi).
Eppure, i burocrati di Bruxelles insistono.
Perché? Perché una volta creata, un'infrastruttura di sorveglianza di massa non viene mai smantellata. Viene solo espansa. È tempo di dire no alla sorveglianza di massa mascherata da protezione dei minori. È tempo di difendere ciò che ci rende una democrazia: il diritto alla privacy, alla comunicazione libera, alla protezione dall'occhio onnipresente dello Stato. Perché se Chat Control passa, non riusciremo più a tornare indietro.
E i nostri nipoti ci chiederanno: cosa facevate mentre la democrazia digitale moriva?
Di Eugenio Cardi
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