Russia-Ucraina, Meloni non si sbilancia su piano Trump: "Al fianco di Usa e Ue per pace giusta", ma Crosetto si sfila: "Alcuni punti inaccettabili"
A non sbilanciarsi è anche il ministro degli Esteri Tajani, che rivendica il "protagonismo" dell'Ue negli scambi negoziali per la pace. Crosetto ha poi attaccato duramente il tycoon: "Provoca, blandisce, forza, accarezza un giorno, schiaffeggia quello successivo". Intanto Zelensky prepara la sua delegazione per guidare i prossimi colloqui con Washington in Svizzera
"Sostenere gli sforzi negoziali in corso" e lavorare "con i partner europei e statunitensi per raggiungere una pace giusta". Sono queste le prime dichiarazioni rilasciate dal fronte italiano a proposito del controverso piano di pace in 28 punti proposto dal Presidente Usa Donald Trump.
Russia-Ucraina, Meloni non si sbilancia su piano Trump: "Al fianco di Usa e Ue per pace giusta"
Dopo gli attriti e le difficoltà degli ultimi due giorni sulla possibilità, da parte di Kiev, di accettare un piano per il cessate il fuoco da molti considerato "ingiusto" e "inaccettabile" perché andrebbe a "colpire" la sovranità ucraina sui suoi stessi territori, oggi si è aperto a Johannesburg, Sudafrica, il G20. Proprio a margine dei lavori, i principali leader Ue e membri della coalizione dei volenterosi hanno organizzato, come già preannunciato, una riunione di emergenza per discutere sull'Ucraina. Al centro delle discussioni, la "fattibilità" del piano, su cui l'amministrazione Trump ha fatto il suo pressing affinché Zelensky si esprima entro giovedì 27 novembre, e l'elaborazione di una contro-proposta che vada incontro a Kiev.
È stato proprio in questa occasione che la premier Giorgia Meloni si è espressa in merito agli ultimi sviluppi del conflitto, dovendo scegliere tra l'alleato americano e i partner europei, contrari alla risoluzione proposta da Washington. La posizione di Meloni è stata di estrema cautela: senza sbilanciarsi ha trovato riparo sulla sponda di Friedrich Merz con cui, nel corso di una telefonata odierna, ha sottolineato l'importanza di "sostenere gli sforzi" collettivi per raggiungere "una pace giusta e duratura". Aria fritta, senza precisa posizione: "L'Italia è pronta a collaborare con i suoi partner europei e americani per raggiungere una pace giusta", ha detto Meloni alla prima sessione di lavoro acquietando gli animi. E anzi tornando ad aizzare contro il "nemico" russo, parlando di "ingiustificata guerra di aggressione".
Né Usa né Ue dunque. O Usa e Ue insieme: Meloni sceglie la medietà. Tutto questo mentre Zelensky sta lavorando alla creazione di una delegazione nominata per guidare i prossimi colloqui in Svizzera con Washington e Mosca, nominando a capo del team proprio il "fedelissimo" Andriy Yermak. Quel Yermak a capo dell'ufficio presidenziale e contro cui stretti collaboratori di Zelensky starebbero insistendo per farlo dimettere visti gli scandali di corruzione legati al caso Energoatom.
Russia-Ucraina, la posizione di Crosetto: "Piano duro per Kiev, alcuni punti sono inaccettabili"
Dalle posizioni della Meloni però si sfila il ministro della Difesa Guido Crosetto che, su X, commenta: "Il piano proposto è a mio avviso molto duro nei confronti dell’Ucraina, e contiene punti che penso non potranno mai essere accettati". Poi il riassestamento: "Ma lo considero il punto di inizio di una trattativa che tutti auspichiamo e per la quale tutti dobbiamo impegnarci senza tregua". E l'attacco contro il tycoon: "Trump ci ha ormai fatto capire, con i dazi, con Gaza ed in molti altri scenari, quale sia la sua tattica. Provoca, blandisce, forza, accarezza un giorno, schiaffeggia quello successivo". E l'attacco prosegue anche oltre, tirando in ballo la "strategia" delle sanzioni salvo però "favorire" ora la Russia: "Per settimane ha pressato sulla Russia usando la leva del petrolio ed ora le offre un'uscita dal cul de sac dove si è infilata". Nel lungo intervento social, Crosetto ha preso posizione relativamente contraria a quella non solo di Meloni ma anche di Tajani. Anche il Ministro degli Esteri dopotutto ha scelto l'equilibrismo: "l’Europa deve essere protagonista".