Venerdì, 14 Novembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Ucraina, quando nel 2014 "Repubblica" chiedeva intervento di Putin in Donbass per evitare "sterminio di Kiev dei filorussi in Donetsk e Lugansk"

Nel 2014 Repubblica descriveva il dramma dei civili del Donbass sotto i bombardamenti di Kiev e le richieste d’aiuto a Mosca: un reportage oggi tornato al centro del dibattito, dato la giravolta ideologica del giornale

14 Novembre 2025

Articolo Repubblica

Articolo Repubblica, fonte: X, @ladyonorato

Un articolo del maggio 2014 di Repubblica è tornato al centro del dibattito pubblico in questi giorni. Nel reportage, firmato Nicola Lombardozzi, il giornale chiedeva, in toni quasi disperati, l'intervento del presidente russo Vladimir Putin in Donbass per evitare che Kiev potesse portare avanti uno "sterminio dei filorussi" nelle repubbliche indipendentiste di Donetsk e Lugansk. Un cambio d'idea e di linea editoriale decisamente forte: oggi il quotidiano è fra i più schierati contro la Russia.

Ucraina, quando nel 2014 "Repubblica" chiedeva intervento di Putin in Donbass per evitare "sterminio di Kiev dei filorussi in Donetsk e Lugansk"

Il reportage pubblicato da Repubblica nel maggio 2014 sul conflitto nel Donbass viene oggi ripreso e discusso non soltanto per il contenuto drammatico delle testimonianze raccolte, ma anche per il netto contrasto con la linea editoriale assunta dal quotidiano negli anni successivi. All’epoca, l’inviato Nicola Lombardozzi descriveva una situazione disperata: Donetsk assediata, civili in fuga, scontri violenti attorno all’aeroporto e accuse pesantissime rivolte al governo di Kiev da parte delle popolazioni filorusse. Il titolo era esplicito: "Putin non può farci sterminare".

Il giornale dava grande spazio alle denunce degli abitanti del Donbass, convinti di essere vittime di una campagna militare brutale e indiscriminata da parte dell’esercito ucraino. Il pezzo evidenziava persino lo sconcerto per la mancata reazione di Mosca alle richieste di aiuto delle neonate repubbliche separatiste, sottolineando un contesto di sofferenza civile che attirò l’attenzione dell’opinione pubblica internazionale. Le immagini dei minatori in piazza, le testimonianze dei residenti e le citazioni dei leader locali dipingevano una guerra percepita, allora, come una repressione violenta contro la popolazione orientale.

Con il passare degli anni – e soprattutto dopo l’inizio del conflitto russo-ucraino nel 2022 – la narrativa di Repubblica è profondamente cambiata, allineandosi a una lettura del conflitto centrata sulla responsabilità russa e sulla difesa dell’integrità territoriale ucraina. Il quotidiano ha progressivamente smesso di focalizzarsi sull’offensiva del 2014 nel Donbass come azione controversa di Kiev, mettendo invece al centro la presunta aggressione militare russa e il ruolo del Cremlino nella destabilizzazione dell’Ucraina.

Questo mutamento di prospettiva è oggi evidenziato da molti commentatori che ricordano come lo stesso giornale, dieci anni fa, documentasse con toni critici i bombardamenti ucraini e la sofferenza delle popolazioni filorusse: un approccio che appare distante dalla narrazione attuale, schierata al fianco di Kiev.

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x