06 Novembre 2025
Israel Katz, fonte: imagoeconomica
Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha minacciato "guerra totale" contro il traffico di armi illegale al confine con l'Egitto, soprattutto se attuato tramite droni. Il politico di ultradestra ha inoltre annunciato la creazione di una "zona militare chiusa" proprio sul confine, in cui Israele potrà colpire "chiunque vi entri".
Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha annunciato una “guerra totale” contro il traffico di armi attraverso droni lungo il confine con l’Egitto, dopo una serie di tentativi di contrabbando sempre più frequenti. Katz ha convocato un incontro d’emergenza con alti funzionari dell’Idf, dello Shin Bet e del Consiglio di Sicurezza Nazionale, ordinando la creazione di una zona militare chiusa e l’adozione di nuove regole d’ingaggio che consentano di colpire chiunque entri nell’area ristretta per operare o supportare i droni.
“Dichiaro guerra al contrabbando di armi via droni sul confine Israele–Egitto. La situazione è pericolosa per la sicurezza nazionale e non può continuare”, ha dichiarato Katz, aggiungendo che “le regole del gioco stanno cambiando e i contrabbandieri pagheranno un prezzo molto alto”.
Il ministro ha inoltre incaricato la Direzione per la Ricerca e lo Sviluppo del Ministero della Difesa e l’Aeronautica israeliana di sviluppare nuove tecnologie anti-drone, mentre il Consiglio di Sicurezza Nazionale lavorerà a modifiche legislative e regolamentari per limitare l’acquisto e l’uso di droni civili.
Dopo un confronto con il capo dello Shin Bet, David Zini, Katz ha annunciato che il contrabbando di armi tramite droni sarà formalmente classificato come minaccia terroristica, consentendo alle agenzie di sicurezza di impiegare strumenti più avanzati di contrasto.
Negli ultimi mesi, il fenomeno si è intensificato. Secondo dati riportati da Ynet, negli ultimi tre mesi sono stati registrati quasi 900 episodi di contrabbando aereo lungo il confine, il doppio rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I droni, pilotati da entrambe le parti della frontiera, trasportano principalmente armi, ma anche droga e sigarette.
L’Idf ha riferito di aver intercettato numerosi droni carichi di pistole, fucili e munizioni, ma resta ignoto quanti siano riusciti a eludere la sorveglianza. Nonostante le dichiarazioni di Katz, l’esercito non ha ancora ufficializzato la chiusura della zona né aggiornato le regole d’ingaggio. Al momento, Il Cairo non ha rilasciato alcuna risposta ufficiale alla mossa israeliana.
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