Gaza, operazione di intelligence del 2024 di Sinwar, leader Hamas: intercettati fondi Emirati Arabi a gang ribelli palestinesi pro-Israele, poi dirottati

Fonti vicine alla leadership di Hamas hanno rivelato che i fratelli Sinwar, Yahya e Mohammed, avrebbero portato avanti un'operazione di intelligence nel 2024 sulla questione Gaza. Il risultato? L'intercettazione di centinaia di migliaia di dollari da parte degli Emirati Arabi Uniti destinati a gang ribelli della Striscia assoldate da Israele per aumentare la devastazione del territorio. I Sinwar avrebbero non solo intercettato i fondi, ma li avrebbero anche dirottati, evitando così le transazioni.

Gaza, operazione di intelligence del 2024 di Sinwar, leader Hamas: intercettati fondi Emirati Arabi a gang ribelli palestinesi pro-Israele, poi dirottati

In una vicenda che intreccia spionaggio, finanziamenti esteri e guerra psicologica, fonti riservate a Gaza rivelano che Yahya Sinwar, ex leader di Hamas ucciso nell’ottobre 2024, avrebbe guidato un’operazione di intelligence clandestina contro reti collaborazioniste finanziate dagli Emirati Arabi Uniti. L’operazione, iniziata nell’aprile 2024 e condotta con il fratello Mohammed Sinwar, avrebbe portato all’intercettazione di centinaia di migliaia di dollari destinati a bande locali sostenute da Israele e Abu Dhabi.

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Secondo le testimonianze raccolte, i fondi sarebbero stati inviati attraverso Mohammed Dahlan – ex dirigente di Fatah in esilio negli Emirati – e Tahnoun bin Zayed Al Nahyan, fratello del presidente emiratino e consigliere per la sicurezza nazionale. L’obiettivo: creare una rete di milizie e informatori in grado di indebolire Hamas e sostituirne il controllo con gruppi filo-emiratini e israliani.

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Secondo i media israeliani il leader di Hamas, Yahya Sinwar sarebbe stato “ucciso” dall'Idf nel sud di Gaza a Rafah. Due fonti di Hamas avrebbero confermato la sua morte

Per contrastare il piano, i fratelli Sinwar avrebbero istituito l’Unità Sahem, un reparto incaricato di infiltrare le famiglie e le bande sospette introducendo agenti doppi. Questi ultimi avrebbero accettato i fondi provenienti dagli Emirati, ma li avrebbero poi consegnati alla resistenza, invece che alle reti di destabilizzazione.

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“È stata un’operazione di controspionaggio senza precedenti”, afferma una fonte interna citata in via anonima. “I soldi che dovevano distruggere Hamas hanno finito per finanziare la sua sopravvivenza”.

Gli analisti locali ritengono che questa manovra abbia permesso ad Hamas di smantellare numerose cellule di collaboratori subito dopo il cessate il fuoco, consolidando il controllo interno del movimento.

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Nonostante la morte di entrambi i fratelli Sinwar in attacchi israeliani separati, l’eredità della loro operazione continua a influenzare la strategia di resistenza nella Striscia di Gaza.

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È possibile che una strategia del genere possa essere un modo indiretto per finanziare Hamas come successo con l'attacco del 7 ottobre. C'è chi afferma che tale azione si possa riconfigurare all'interno di un disegno che vede Netanyahu sostenere direttamente o indirettamente Hamas, in modo che si possa giustificare l'azione di Tel Aviv. In piedi anche l'ipotesi che le due organizzazioni si possano alla fine accordare, contribuendo ad un effetto boomerang