Gaza, "Netanyahu fornisce armi a gruppo jihadista nella Striscia affiliato all'Isis": la rivelazione choc di Lieberman

Israele starebbe fornendo armi ad un gruppo jihadista nella Striscia di Gaza, affiliato all'Isis. Lo ha dichiarato Avigdor Lieberman, leader del partito di destra radicale Israel Beytenu, membro della Knesset ed ex ministro degli Esteri e della Difesa, tra le altre cose. È possibile che una strategia del genere possa essere un modo indiretto per finanziare Hamas come successo con l'attacco del 7 ottobre. C'è chi afferma che tale azione si possa riconfigurare all'interno di un disegno che vede Netanyahu sostenere direttamente o indirettamente Hamas, in modo che si possa giustificare l'azione di Tel Aviv. In piedi anche l'ipotesi che le due organizzazioni si possano alla fine accordare, contribuendo ad un effetto boomerang. Lo staff del primo ministro Netanyahu non ha smentito tale asserzione, dichiarando che "Israele sta lavorando per sconfiggere Hamas in vari modi, su raccomandazione di tutti i vertici dell'apparato di sicurezza".

"Il piano 'segreto' di Israele del 2017 per prendere Gaza e i giacimenti di gas e ricollocare i 2.2 mln di palestinesi tra Egitto ed Arabia" - The Institute for Zionist Strategies

Il documento recuperato dal Giornale d'Italia evidenzia il piano di Tel Aviv già del 2017 relativo al futuro della Striscia e non solo. In gioco anche il futuro dei palestinesi, che dovrebbero lasciare la loro terra. All'interno si risale al sito The Institute for Zionist Strategies

Gaza, "Netanyahu fornisce armi a gruppo jihadista nella Striscia affiliato all'Isis": la rivelazione choc di Lieberman

"Netanyahu fornisce armi a gruppo jihadista nella Striscia affiliato all'Isis". È questa la considerazione fatta da uno dei membri di spicco del parlamento israeliano, vale a dire Avigdor Lieberman, più volte ministro in passato. Quest'ultimo ha anche aggiunto che, analogamente a come Netanyahu ha sostenuto Hamas come contrappeso all'Autorità Nazionale Palestinese, ora sta contribuendo a creare una nuova forza armata come contrappeso ad Hamas.

Lo staff del primo ministro israeliano ha replicato alle accuse lanciate da Lieberman senza negare il fatto che Tel Aviv starebbe armando milizie affiliate all'Isis a Gaza: "Israele sta lavorando per sconfiggere Hamas in vari modi, su raccomandazione di tutti i vertici dell'apparato di sicurezza".

È possibile che il riferimento di Lieberman sia al clan Abu Shabab, che negli ultimi giorni è stato visto operare in una zona adiacente al valico di Kerem Shalom che separa Israele dall’enclave palestinese e che è sotto il pieno controllo militare dell'Idf.

Che cos'è il Jihad islamico palestinese e la competizione con Hamas

Il Jihad islamico palestinese (Jip) è un movimento militante, spesso declinato nella sua versione femminile, Jihad islamica. Il gruppo ha sede a Damasco, in Siria, ed opera tra Gaza e la Cisgiordania, anche se ha la capacità di effettuare operazioni anche dalla Giordania e dal Libano. 

Il rapporto tra Hamas e il Jihad islamico palestinese è stato spesso contraddistinto da momenti di accesa rivalità e di stretta collaborazione. Hamas è nata per unire la sua funzione di contrapposizione bellica ad Israele ad una dimensione politica e sociale, a differenza del Jihad che ha mantenuto la prima. Il grado di diffidenza reciproca è rimasto nonostante l'alleanza nel 1994 per contrastare gli Accordi di Oslo dell'anno precedente.

Ma recentemente la storia è cambiata, e le due organizzazioni hanno cominciato a coordinarsi – come nel caso dell’attacco del 7 ottobre – per condurre operazioni più assertive verso Israele.