20 Ottobre 2025
"Daniel García-Peña, ambasciatore della Colombia presso gli Stati Uniti d'America, è stato chiamato per consultazioni dal Presidente Gustavo Petro Urrego e già si trova a Bogotá ". Questo il breve messaggio inviato dalla Cancelleria colombiana dopo il cortocircuito arrivato all'indomani di pesanti accuse fra il Presidente Usa Trump e l'omologo Gustavo Petro.
Subito dopo lo strappo diplomatico iniziato con l'ultimo bombardamento statunitense ad una presunta nave di narcotrafficanti venezuelani, i decibel della tensione politica tra i governi di Washington e Bogotá si stanno alzando di qualche tacca. Oggi, 20 ottobre, Gustavo Petro ha deciso di richiamare il suo ambasciatore negli Stati Uniti Daniel García-Peña dopo che il tycoon ha di fatto minacciato di voler interrompere gli aiuti alla nazione sudamericana paventando ulteriori tariffe a fronte della complicità che legherebbe la Colombia alla produzione e al traffico di sostanze stupefacenti. Ieri Trump era tornato a parlarne usando toni affatto concilianti: "La Colombia è una macchina per la produzione di droga e noi non ne faremo parte. Quindi finiremo di dare tutti i soldi che gli stiamo dando". Ma proprio sul presidente Petro il tycoon aveva commentato a ruota libera: "È un pazzo con problemi mentali". I soliti toni irriverenti e controversi di Trump, ma che hanno contribuito a surriscaldare il quadro politico complessivo.
Con un post lungo caricato su X Gustavo Petro ha così commentato: "Le guerre che la Colombia ha vissuto negli ultimi cinque decenni—prima urbane fino al 1993, poi rurali—sono dovute al consumo di cocaina negli Stati Uniti. Anche se ci sono stati contributi da parte dei governi statunitensi alla pace in Colombia, questi sono stati esigui e inesistenti negli ultimi anni. Si è venuta a creare una sorta di divisione del lavoro nella lotta contro i produttori e i trafficanti di cocaina: la Colombia fornisce in pratica il denaro e i morti nella lotta, mentre gli Stati Uniti forniscono il consumo. Il consumo negli Stati Uniti, insieme al crescente consumo in Europa, è responsabile di 300.000 omicidi in Colombia e di un milione di morti in America Latina".
Parole forti a cui se ne sono aggiunte altre: quelle con cui cioè Petro ha definito "omicidi" gli attacchi Usa contro le sospette navi venezuelane a largo dei Caraibi. Gli attriti tra Petro e Trump riguardano infatti proprio le strategie necessarie a contrastare il dilagare della droga: il leader colombiano, assieme chiaramente a Maduro, risulta essere uno dei più accaniti critici delle forze militari statunitensi nel Mar dei Caraibi.
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