Usa, redazione Cnn in subbuglio, dipendenti contro acquirente Ellison di Oracle: "Cambierà linea e metterà sionista Weiss caporedattrice" - RUMORS

Caos nella redazione della celebre testata e rete televisiva americana Cnn, nel mirino di David Ellison, figlio di Larry, Ceo di Oracle. I dipendenti sono in subbuglio per la futura acquisizione di Cnn, in quanto temono che ciò cambierà la propria linea a causa di una rivoluzione ai vertici. Non è un segreto, infatti, che gli Ellison vogliano sostituire l'attuale caporedattore con la giornalista Bari Weiss, nota per le sue posizioni sioniste filo-Netanyahu.

Usa, redazione Cnn in subbuglio, dipendenti contro acquirente Ellison di Oracle: "Cambierà linea e metterà sionista Weiss caporedattrice" - RUMORS

A metà settembre 2025, David Ellison — erede del colosso Oracle e figlio del magnate Larry Ellison, oggi l’uomo più ricco del pianeta con un patrimonio stimato in oltre 370 miliardi di dollari — si prepara a una nuova scalata che scuote il panorama mediatico mondiale: l’acquisizione di Warner Bros. Discovery, e con essa il controllo di Cnn, Hbo e un portafoglio di canali globali.

Non si tratta di un episodio isolato, ma di un tassello dentro una strategia che, nell’arco di due anni, ha trasformato la famiglia Ellison nel nuovo polo dominante dell’informazione americana. Dopo aver rilevato Paramount Global, la holding che controlla Cbs News, Mtv, Comedy Central e Nickelodeon, e dopo aver orchestrato una fusione da 8,4 miliardi con la sua Skydance Media, il giovane Ellison ha già rivoluzionato i vertici del colosso televisivo.

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L’ombra di Bari Weiss sulla Cnn come caporedattrice

Il punto più discusso dell’operazione riguarda la scelta di Bari Weiss, giornalista e attivista nota per le sue posizioni filo-israeliane, fondatrice del sito The Free Press, come possibile nuova caporedattrice di Cnn. L’ipotesi circola da settimane ed è stata confermata da più fonti vicine ai negoziati.

La decisione avrebbe già generato forti tensioni interne: secondo indiscrezioni raccolte da NPR e New York Post, le redazioni di Cbs e Cnn sarebbero in subbuglio, con gruppi di giornalisti che minacciano di dimettersi e sindacati interni che parlano di una “deriva ideologica imposta dall’alto”. Un produttore di lunga data di Cnn, rimasto anonimo per timore di ritorsioni, ha dichiarato: “Abbiamo paura che la rete diventi un megafono politico, con la linea editoriale dettata più dai rapporti personali tra Ellison e Netanyahu che dal giornalismo”.

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Con l’acquisizione di Paramount, David Ellison ha già messo le mani su un catalogo che spazia da Nickelodeon ai blockbuster di Hollywood firmati Paramount Pictures. La rete Cbs, un tempo orgogliosamente indipendente, è stata oggetto di una revisione editoriale che ha incluso la nomina di Kenneth Weinstein, ex presidente del think tank conservatore Hudson Institute, a ombudsman per controllare la “neutralità” del network.

Parallelamente, Oracle — il cuore del potere familiare — ha consolidato la sua posizione come partner tecnologico della Casa Bianca di Donald Trump, gestendo infrastrutture di cloud e intelligenza artificiale per il governo Usa. Una commistione tra politica, dati e media che spaventa molti analisti.

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A dettagliare ulteriormente i contorni dell’accordo è stato il vicepresidente JD Vance, che ha confermato la valutazione della società a circa 14 miliardi di dollari. Ha inoltre sottolineato che ci sono state resistenze da parte cinese, ma che alla fine l’intesa è stata raggiunta. Fra gli investitori nella società, ha spiegato, “sono coinvolti Michael Dell e Rupert Murdoch”. Vance ha anche precisato che gli investitori americani avranno il controllo sull’algoritmo di TikTok

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Se confermata, la nomina di Bari Weiss sancirebbe la definitiva trasformazione di Cnn in un organo filo-israeliano, secondo diversi osservatori. Weiss, da anni difensora delle posizioni di Netanyahu, avrebbe il compito di garantire che la linea editoriale della rete — storicamente ostile a Trump e spesso critica verso Tel Aviv — venga ricalibrata.

Dentro Cnn, però, la resistenza monta. Un documento interno trapelato su The Intercept descrive “un clima di panico e incertezza”, con giornalisti veterani che accusano i nuovi proprietari di voler purgare le voci critiche verso Israele e di “trasformare un network internazionale in un megafono di propaganda”.

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L’ascesa di David Ellison a zar dei media globali appare sempre meno un progetto imprenditoriale e sempre più un disegno politico. Con un impero che ora si estende da Cbs a Paramount, da Mtv a Cnn e TikTok, l’erede di Larry Ellison si trova a gestire non solo contenuti di intrattenimento, ma anche la cornice narrativa della geopolitica americana. Un’arma potentissima che, secondo i critici, rischia di cancellare la pluralità dell’informazione e consegnare a Israele e alla Casa Bianca un controllo senza precedenti sulla percezione pubblica.

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