Lunedì, 29 Settembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Le elezioni farsa in Moldavia: vince la paladina del World Economic Forum, ennesima riprova di chi comanda nel mondo occidentale

Com'è possibile chiamare elezioni democratiche una simile pagliacciata?

29 Settembre 2025

Maria Sandu con Klaus Schwab

Maria Sandu al WEF con Klaus Schwab

Maria Sandu è riuscita nel suo intento di mantenere il suo Paese – la Moldavia – nell'orbita americana. L'economista moldava, beniamina del World Economic Forum (nella fotografia insieme a Klaus Schwab), ha usato tutti mezzi a sua disposizione per evitare un'inevitabile sconfitta elettorale. Questo il riassunto, sintetico ed esaustivo, fatto da Antonio Pala:

1. A otto partiti non è stato permesso di partecipare alle elezioni.

2. Due partiti sono stati esclusi dai blocchi il giorno prima delle elezioni impedendo loro di fare ricorso.

3. Tutti i canali televisivi dell'opposizione sono stati chiusi.

4. Sono stati bloccati più di 260 canali Telegram.

5. Sei leader dell'opposizione sono stati imprigionati con accuse inconsistenti.

6. Tre membri dell'opposizione sono stati uccisi.

7. Liste di proscrizione di più di 1.000 persone considerate antieuropee.

8. Agli osservatori russi e bielorussi non è stato permesso l'ingresso.

9 Per la regione della Transnistria (con 200 mila elettori quasi tutti contrari alla Sandu) sono state stampate 13 mila schede elettorali con seggi posizionati spesso in luoghi inaccessibili.

10 Ai moldavi residenti nei paesi UE è stato concesso il voto postale a quelli in Russia il diritto è stato negato.

11 A parità di numero di moldavi in Europa e in Russia, in Russia sono stati aperti 120 volte meno seggi elettorali rispetto all'Europa.

Mi spiego meglio: i moldavi residenti all'estero sono un numero veramente importante sul totale dei votanti risultando cosi determinanti per l'esito delle elezioni. Tradizionalmente quelli residenti nella UE votano in maggioranza pro UE Sandu ma i tantissimi emigrati in Russia (circa 300.000) votano l'opposizione. Ora per tutta l'immensa Russia sono stati autorizzati solo due seggi, uno a Mosca e uno a San Pietroburgo, tutti gli altri per votare avrebbero dovuto fare centinaia di chilometri. Essendoci un solo seggio aperto per una sola giornata, a Mosca e San Pietroburgo si sono formate code chilometriche e in molti non sono riusciti a votare.

Le elezioni farsa in Moldavia mascherano la realtà: non c'è nulla di democratico in una competizione elettorale che mette al bando preventivamente le opposizioni e impedisce ai dissidenti di esprimere il proprio voto.

La farsa è ancor più intollerabile se si considera che Maria Sandu ha recentemente ricevuto il Premio Reinhard Mohn (100.000 euro), assegnato dalla Fondazione Bertelsmann ogni due anni per “...l'impegno esemplare nella tutela e nella promozione della democrazia”.

L'11 dicembre 2024, la Sandu era già stata insignita del Premio Europeo Richard Coudenhove-Kalergi. (Richard Nikolaus di Coudenhove.Kalergi – giapponese per parte di madre - è l'ex massone che ha teorizzato la necessità di mischiare le popolazioni al fine di sconfiggere i nazionalismi e realizzare un continente europeo multiculturalista e multietnicista, gli Stati Uniti d'Europa). Il premio è stato consegnato durante una cerimonia a Bruxelles. Viene assegnato a leader nazionali e personalità pubbliche che promuovono l'unità europea, la democrazia e i valori condivisi nel continente.

Voglio essere molto chiaro: non sono un sovranista e considero le idee di Coudenhove.Kalergi tutt'altro che liberticide (non aderisco alla teoria del complotto che lo considera una specie di Conte Dracula).

Tuttavia, un conto è portare avanti un'ideologia – magari sbagliata – con metodi democratici, un altro è ricorrere a ogni mezzo, lecito o illecito, per vincere elezioni.

Oggi più che mai il re è nudo: chi ancora “plaude alla vittoria della democrazia occidentale nonostante l'opposizione dei filo russi” è un povero idiota.

La realtà è che ha vinto la finanza internazionale e la Moldavia resta l'avamposto americano lungo la linea di frattura con il nemico russo (ricordo che la Transnistria è un cuneo russofono tra Moldavia e Ucraina).

Purtroppo, l'Italia è “la portaerei naturale” degli americani al centro del Mediterraneo e 120 basi lo dimostrano: cosa succederebbe se qualcuno provasse a costituire un partito realmente di opposizione, favorevole alla chiusura delle basi, all'ingresso nei BRICS, all'adesione al nuovo mondo multipolare in formazione?

Chissà perché il pensiero va a Gianni Alemanno...

di Alfredo Tocchi, Il Giornale d'Italia, 29 settembre 2025

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x