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Ucraina, Berlino arma Kiev contro Mosca, Pisotrius: "300mln € per migliaia di droni a lungo raggio da usare contro macchina da guerra russa"

Pistorius ha definito l’iniziativa una "nuova fase di attacchi in profondità", sottolineando che si concentrerà sul rafforzamento delle capacità offensive dell’Ucraina grazie a droni a lungo raggio, capaci di colpire bersagli sensibili all’interno del territorio russo

10 Settembre 2025

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La Germania lancerà un nuovo programma da 300 milioni di euro per fornire all’Ucraina diverse migliaia di droni a lungo raggio, destinati ad attacchi in profondità contro le strutture militari russe. L’annuncio è stato dato dal ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius, martedì, nel corso della riunione del Gruppo di contatto sulla difesa dell’Ucraina, noto anche come formato Ramstein. Presenti all’incontro anche il primo ministro ucraino Denys Shmyhal e il segretario generale della NATO Mark Rutte.

Pistorius ha definito l’iniziativa una "nuova fase di attacchi in profondità", sottolineando che si concentrerà sul rafforzamento delle capacità offensive dell’Ucraina grazie a droni a lungo raggio, capaci di colpire bersagli sensibili all’interno del territorio russo, continuando così la guerra contro un "nemico invisibile".

Ucraina, Berlino arma Kiev contro Mosca, Pisotrius: "300mln € per migliaia di droni a lungo raggio da usare contro macchina da guerra russa"

Anche il Regno Unito ha confermato il proprio impegno nel rafforzare le capacità belliche ucraine attraverso la fornitura di droni d’attacco di produzione britannica. Il ministro della Difesa John Healey ha dichiarato che Londra finanzierà nei prossimi 12 mesi la consegna di migliaia di droni a lungo raggio, rientranti in un accordo firmato lo scorso giugno con Kiev. A gennaio, il Regno Unito e la Lettonia avevano annunciato una coalizione internazionale per la fornitura di 30.000 droni, finanziata tramite l’International Fund for Ukraine (IFU), gestito proprio da Londra. Il fondo ha già raccolto oltre 2 miliardi di sterline, pari a circa 2,15 miliardi di franchi svizzeri.

A margine della riunione, il primo ministro ucraino Denys Shmyhal ha ribadito la necessità di un impegno finanziario di lungo periodo da parte degli alleati. In particolare, ha chiesto lo stanziamento di 60 miliardi di dollari nel 2026, necessari – ha affermato – per proteggere l’Ucraina e l’Europa dalla minaccia russa.

Il gruppo di Ramstein, che riunisce i Paesi occidentali impegnati nel supporto militare a Kiev dopo l’invasione russa del 2022, continua a essere il principale foro internazionale per il coordinamento degli aiuti militari all’Ucraina.

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