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Vertice “volenterosi”, Macron Napoleon: “26 Paesi disponibili a schierare truppe in Ucraina come ‘forza di rassicurazione’", l’Italia si sfila

Nel vertice di Parigi è stato dato il via libera per una cosiddetta "forza di rassicurazione". 26 paesi attivi "in terra, mare o cielo"

04 Settembre 2025

Vertice “volenterosi”, Macron Napoleon: “26 Paesi disponibili a schierare truppe in Ucraina come ‘forza di rassicurazione’", l’Italia si sfila

Vertice "volenterosi", fonte: Facebook, @Piero Pierotti

Si è svolto oggi a Parigi il vertice dei cosiddetti "volenterosi" al quale era presente anche il presidente ucraino Zelensky. Un vertice che ha di fatto indirizzato il tema della guerra in Ucraina sul piano che vuole Macron Napoleon, che ha annunciato in conferenza stampa dopo la fine del vertice che 26 Paesi hanno dato l'ok alla costruzione di una "forza di rassicurazione" per le "garanzie di sicurezza" a Kiev. Meloni ha nuovamente ribadito che l'Italia non invierà truppe in Ucraina.

Vertice “volenterosi”, Macron Napoleon: “26 Paesi disponibili a schierare truppe in Ucraina come ‘forza di rassicurazione’"

Nel vertice dei "volenterosi" a Parigi si è deciso di dare il via libera ad una "forza di rassicurazione", che altro non è che l'impegno di 26 Paesi nelle presunte garanzie di sicurezza che Kiev vorrebbe dopo aver raggiunto la pace. Forze "presenti sul terreno, in mare o in aria", ha annunciato Macron. "Questa forza non ha la volontà né l'obiettivo di condurre alcuna guerra contro la Russia", anche se l'obiettivo sembra proprio quello, considerando anche le politiche di riarmo che l'Europa sta portando avanti. "Il sostegno americano a queste garanzie di sicurezza per Kiev sarà finalizzato nei prossimi giorni", ha aggiunto Macron. 

Sui Paesi che ne fanno parte, "Italia, Polonia e Germania sono fra i 26", ha detto Macron. Questi Paesi offriranno un "contributo che va dalla rigenerazione dell'esercito ucraino, al dispiegamento di truppe di terra, mare e cielo, o con la messa a disposizione di basi". "Ognuno ha le sue modalità di contributo, alcuni inviando truppe sul territorio, altre mettendo a disposizione le loro basi Nato, non voglio qui dare dettagli, ma tutti e tre i Paesi sono contributori importanti a queste garanzie di sicurezza", ha aggiunto.

Von der Leyen ha invece dichiarato: "La prima e più solida linea di garanzie di sicurezza - illustra - è rappresentata da forze armate ucraine forti e senza restrizioni. Dobbiamo trasformare l'Ucraina in un porcospino d'acciaio, indigesto per gli aggressori presenti e futuri. Ciò significa forze armate permanenti, forti, ben equipaggiate e moderne. Le nostre industrie della difesa stanno accelerando la cooperazione per raggiungere questo obiettivo. L'Europa continuerà ad addestrare i soldati ucraini. Quasi 90.000 sono già stati addestrati. E ci siamo impegnati a fare di più". 

"Il secondo livello della garanzia di sicurezza è costituito dalle forze di rassicurazione, incluso il supporto degli Stati Uniti. Oggi, 26 paesi si sono impegnati a costituire tale forza di rassicurazione, nel contesto di un cessate il fuoco o di un accordo di pace. 26 paesi disposti a schierare forze terrestri, aeree o marittime. Ciò dovrebbe contribuire a garantire una pace duratura e a scoraggiare future aggressioni". E poi, "la terza garanzia di sicurezza è una posizione di difesa europea forte e credibile. Abbiamo bisogno di un'impennata degli investimenti nella difesa. Pertanto, è una buona notizia che SAFE, il nostro fondo per la difesa da 150 miliardi di euro, sia interamente sottoscritto con la partecipazione di 19 Stati membri. La maggior parte di essi investirà non solo nelle proprie basi industriali di difesa, ma anche in quelle dell'Ucraina. Questo crea posti di lavoro in Europa. La nostra risposta strutturale a lungo termine agli investimenti nella difesa è il nostro nuovo bilancio europeo".

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