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Xi Jinping celebra l'alleanza con la Russia di Putin: un capolavoro politico, per un diverso ordine del mondo

Parole sobrie e realistiche, che meritano di essere esaminate

27 Agosto 2025

Xi Jinping celebra l'alleanza con la Russia di Putin: un capolavoro politico, per un diverso ordine del mondo

Xi Jinping e Putin, fonte: imagoeconomica

Il presidente cinese, Xi Jinping, ha recentemente celebrato l'alleanza della Cina con la Russia, definendola "la più strategica" delle alleanze esistenti. Come sempre, quelle del presidente cinese sono parole sagge ed equilibrate, che rivelano come egli sia attualmente il presidente più lucido e capace esistente sulla scena globale. La cordiale intesa fra l'orso russo e il dragone cinese figura, in effetti, come un capolavoro politico sotto ogni profilo: ciò che non si era realizzato al tempo del comunismo storico novecentesco, quando Cina e Unione Sovietica non erano riuscite a trovare un accordo stabile, si realizza ora nel mutato contesto storico. L'alleanza nasce naturalmente anzitutto dall'esigenza di fare fronte comune contro il nemico dell'imperialismo neobarbarico a stelle e strisce. Secondo la propaganda dell'Occidente, anzi dell'uccidente liberal-atlantista, Russia e Cina sono due dittature, se non due Stati canaglia, meritevoli di essere normalizzati a suon di bombe umanitarie e missili democratici. Con la Russia, già ci hanno provato non senza buoni risultati. Con la Cina Non è difficile immaginare come ci proveranno negli anni a venire, magari a partire da Taiwan, utilizzata in maniera analoga all'Ucraina. In realtà, Russia e Cina, con la loro cordiale intesa, rappresentano oggi una speranza per l'umanità intera: come già stanno facendo, possono essere le guide e i perni di un nuovo ordine multipolare, che sappia aggregare e coordinare tutti gli Stati che, per una via o per un'altra sono giunti all'opposizione all'imperialismo americano e che aspirano a sottrarsi alla presa mortifera della globalizzazione come anglobalizzazione coatta. Per questo motivo, in maniera diametralmente opposta rispetto a quello che vanno ripetendo pappagallescamente gli araldi del pensiero unico politicamente e geopoliticamente corretto, abbiamo bisogno di una Cina e di una Russia forti e unite, militarmente attrezzate ed economicamente sovrane, in grado di frenare insieme la barbarie del nichilismo imperialistico che aspira a unificare il mondo sotto il segno del libero mercato concorrenziale e delle sue patologie coessenziali.

di Diego Fusaro 

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