17 Luglio 2025
Mark Zuckerberg, fonte: reel di Mark Zuckerberg su Facebook
Svolta in merito allo scandalo di Cambridge Analytica. Mark Zuckerberg e gli azionisti di Meta hanno raggiunto un accordo per evitare il processo da 8 miliardi di dollari. Il caso riguarda la violazione della privacy avvenuta all'inizio del 2018, quando fu rivelato che la società di consulenza Cambridge Analytica aveva raccolto i dati personali di 87 milioni di account Facebook senza il loro consenso e li aveva usati per scopi di propaganda politica per influenzare le elezioni americane del 2016 che portarono alla vittoria di Donald Trump.
Mark Zuckerberg ha deciso di patteggiare in merito allo scandalo di Cambridge Analytica. La class action da 8 miliardi di dollari intentata contro Zuckerberg e altri manager della società puntava il dito contro i vertici di Meta per non aver svelato i rischi legati alle informazioni usate da Cambridge Analytica.
La richiesta degli azionisti di Meta a Zuckerberg era quella di rimborsare personalmente alla società tutte le multe e le spese legali che sono stimate in oltre 8 miliardi di dollari, oltre alla multa 5 miliardi di dollari di multa già comminata dalla FTC nel 2019, e a una class action da 725 milioni di dollari del 2022.
Non solo Zuckerberg visto che gli azionisti avevano intentato la class action anche contro altri soggetti appartenenti all'azienda e altri che ne avevano fatto parte come Sheryl Sandberg, ex direttore operativo di Meta, Marc Andreessen, venture capitalist e membro del consiglio di amministrazione, Peter Thiel, co-fondatore di Palantir Technologies ed ex membro del board, Reed Hastings, co-fondatore di Netflix e ex membro del consiglio.
Le accuse erano quelle di aver violato in modo ripetuto un accordo del 2012 con la Federal Trade Commission per proteggere i dati degli utenti di Facebook. La piattaforma social sarebbe stata gestita in modo illegale: violazione dell'accordo FTC del 2012 sulla protezione dei dati degli utenti, mancata informazione ai mercati sui rischi derivanti dall'uso improprio dei dati e insider trading.
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