Martedì, 30 Settembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Gaza, l’appello di 828 scienziati ricercatori del Cern di Ginevra: “Non possiamo essere complici del genocidio, rivedere rapporti con Israele”

L'appello è chiaro: “Come scienziati non possiamo tollerare che l’attuale stato di guerra imposto dal governo israeliano ai palestinesi, oltre all’inaccettabile prezzo in termini di vite e affronto alla dignità umana"

08 Agosto 2025

Gaza, l’appello di 828 scienziati ricercatori del Cern di Ginevra: “Non possiamo essere complici del genocidio, rivedere rapporti con Israele”

Cern Fonte: X @40acresandamu

Vanno prese tutte le misure necessarie ad assicurare che nessuno dei collaboratori del Cern diventi direttamente o indirettamente complice delle campagne terroristiche e militari in Medio Oriente”. È l’appello lanciato da 828 scienziati interni al Cern – a cui si aggiungono 298 accademici esterni – che chiedono una revisione dei rapporti con Israele, Stato membro dal 2014, alla luce del genocidio in corso a Gaza e delle occupazioni illegali in Cisgiordania.

Gaza, l’appello di 828 scienziati ricercatori del Cern di Ginevra: “Non possiamo essere complici del genocidio, rivedere rapporti con Israele”

828 ricercatori del Cern di Ginevra – su un totale di 12.406 – hanno sottoscritto un appello durissimo in cui chiedono alla direzione del centro di riconsiderare la cooperazione con Israele. Altri 298 accademici da varie parti del mondo hanno aggiunto la loro firma, per un totale di 1.126 studiosi, un numero significativo che accende i riflettori su una frattura etica sempre più evidente all’interno della comunità scientifica.

L’appello, redatto alla luce di un parere legale fornito da due esperti di diritto internazionale, i professori Alessandra Annoni e Luigi Daniele, insiste sulla necessità che il Cern pretenda dai partner israeliani – siano essi istituzioni accademiche, aziende o centri di ricerca – un chiaro rifiuto della collaborazione con qualsiasi entità coinvolta, direttamente o indirettamente, nelle occupazioni illegali in Cisgiordania o genocidio in corso a Gaza. “Tutti gli attuali e futuri partner situati in Israele – incluse aziende e istituzioni accademiche e di ricerca – mostrino un chiaro impegno a rifiutare ogni forma di collaborazione con autorità, istituzioni o aziende israeliane che contribuisca, direttamente o indirettamente, all’occupazione illegale del territorio palestinese o ad altre gravi violazioni del diritto internazionale, inclusi genocidio, crimini di guerra e crimini contro l’umanità”.

Il documento è chiaro anche sulle conseguenze: nel caso in cui tali impegni non venissero rispettati, “il Cern dovrebbe sospendere tutte le forme di collaborazione istituzionale”.

Nel testo si richiama anche il codice di condotta interno dell’istituto, che impone ai collaboratori di “comportarsi in modo etico, con onestà intellettuale e assumere la responsabilità delle proprie azioni“. Da qui il monito: “Crediamo che ciò si estenda agli Stati membri, implicando che far parte del Cern richieda il rispetto del diritto internazionale, delle istituzioni internazionali e soprattutto dei diritti umani”.

I firmatari ricordano inoltre un precedente significativo: la risoluzione adottata dal Consiglio del Cern l’8 marzo 2022 in seguito all’invasione russa dell’Ucraina. In quella circostanza, l’organizzazione aveva affermato che “l’aggressione di un Paese da parte di un altro è contraria ai valori dell’organizzazione”. Un principio che, secondo gli scienziati, deve valere oggi ancor di più, vista la condanna internazionale nei confronti delle politiche israeliane in Palestina. “Questo principio è ancora più rilevante quando l’aggressione è perpetrata da uno Stato riconosciuto come una potenza di occupazione illegale dalla Corte internazionale di Giustizia”.

Il tono dell’appello è netto e privo di ambiguità: “Come scienziati non possiamo tollerare che l’attuale stato di guerra imposto dal governo israeliano ai palestinesi, oltre all’inaccettabile prezzo in termini di vite e affronto alla dignità umana, comprometta anche la collaborazione pacifica degli scienziati israeliani e palestinesi tra di loro e con il resto della comunità”.

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x