26 Giugno 2025
La Corte Suprema degli Stati Uniti ha deciso: stop ai finanziamenti pubblici per l'aborto. Nello specifico, la suprema corte ha stabilito che i singoli Stati hanno il potere di interrompere i finanziamenti Medicaid a Planned Parenthood, il principale fornitore di servizi legati all’aborto negli Stati Uniti.
La decisione rappresenta una vittoria per il Partito Repubblicano, da tempo impegnato a ridurre i fondi destinati all’organizzazione. Il caso specifico riguarda la Carolina del Sud, dove è stato contestato il finanziamento pubblico di alcuni servizi sanitari non legati all’aborto forniti da Planned Parenthood. Tuttavia, la sentenza potrebbe avere ripercussioni più ampie per i pazienti che usufruiscono di Medicaid in altri Stati.
Le autorità della Carolina del Sud hanno sostenuto che nessuna somma di denaro pubblico dovrebbe essere destinata a Planned Parenthood, nemmeno nel caso di fondi non utilizzati direttamente per l'aborto.
Dal canto suo, Planned Parenthood ha ribadito l’importanza del suo ruolo nella sanità pubblica, sottolineando come molti pazienti si rivolgano all’organizzazione per servizi essenziali come la contraccezione e gli screening oncologici, soprattutto in un contesto in cui “può essere difficile trovare un medico che accetti l’assicurazione finanziata con fondi pubblici”.
Il tema dell’aborto resta estremamente divisivo negli Stati Uniti, e la tensione è aumentata durante l’amministrazione di Donald Trump. Lo scorso anno, la Corte Suprema aveva comunque autorizzato l’aborto in Idaho in casi di emergenza, quando la vita o la salute della donna è in pericolo, consentendo agli ospedali dello Stato di procedere con l’intervento in queste situazioni.
In passato, il presidente Trump aveva espresso la convinzione che la regolamentazione sull’aborto dovesse essere demandata ai singoli Stati. Aveva infatti dichiarato: “Molti stati saranno diversi. Molti avranno un numero di settimane diverso o alcuni avranno un programma più conservatore di altri e questo sarà quello che sarà”, aggiungendo che “alla fine è tutta una questione di volontà delle persone”.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia