13 Giugno 2025
Come si è salvato Vishwash, l'unico sopravvissuto su 242 passeggeri dell'aereo Air India precipitato ad Ahmedabad, nel nord-ovest dell’India. All'anagrafe Vishwash Kumar Ramesh, 40 anni, da 20 anni residente in Gran Bretagna, l'uomo ha perso il fratello che era seduto qualche fila più indietro rispetto alla sua.
Il velivolo, un Boeing 787-8 Dreamliner, ha interrotto i contatti con la torre di controllo ad un'altezza di circa 200 metri ed è caduto su un dormitorio di un college medico di giovani specializzandi, vicino alle piste dell'aeroporto.
A bordo dell'aereo c'erano 242 persone (230 passeggeri e 12 membri dell'equipaggio). Solo una si è salvata, si tratta del 40enne Vishwash Kumar Ramesh. Hanno fatto il giro del web le immagini che lo ritraggono claudicante e insanguinato mentre cammina verso l’ambulanza, poco dopo la caduta del velivolo, quando ancora le fiamme non erano state spente. Quando i sanitari gli hanno chiesto dove fossero gli altri passeggeri, lui aveva risposto frastornato che erano tutti dentro. Purtroppo sono morti tutti e ci sono vittime anche tra i medici del dormitorio su cui è precipitato l'Air India.
"Erano passati circa 30 secondi dal decollo quando si è sentito un boato. Poi il fuoco. Mi sono alzato, c’erano corpi intorno a me — ha raccontato il 40enne al cronista dell’Hindustan Times — Ero terrorizzato, ho cercato di correre, c’erano pezzi d’aereo dappertutto". Parlando del fratello Ajay ha spiegato: "Eravamo venuti per una breve visita ai parenti, stavamo rientrando a casa".
Secondo quanto raccontato dall'uomo, le luci si sono accese e subito dopo l'aereo ha accelerato, ma sembrava incapace di guadagnare quota. Una volta decollato, raggiunti i 200 metri d'altezza, l'Air india si è schiantato a terra in 30 secondi. Vishwash si trovava al posto 11A, vicino all'uscita di emergenza. Ha spiegato che il lato dell'aereo su cui era seduto è caduto al piano terra di un edificio e quando la porta si è aperta lui aveva spazio per fuggire. Ha slacciato la cintura di sicurezza e si è trascinato fuori dall'aereo. "Non riesco a credere di essere riuscito a uscire vivo da lì perché per un attimo ho pensato che sarei morto e quando ho aperto gli occhi mi sono sentito vivo, così ho cercato di slacciare la cintura di sicurezza e sono riuscito a scappare".
Non sono ancora note le cause dell'incidente, non si esclude alcuna pista, nemmeno quella dell'attentato terroristico. Le indagini tecniche coinvolgono investigatori, organi di governo locali e specialisti delle strutture ispettive chiamate a occuparsi d'incidenti aerei per conto delle autorità dell'aviazione civile indiane e britanniche, oltre ai tecnici della Boeing. Da Londra è stata annunciata la partenza di un team che collaborerà a esaminare i dati della scatola nera, i reperti e le stesse immagini video dello schianto.
Gli esperti dovranno indagare sul “mistero" del mancato rientro del carrello. Tra le possibili cause anche un possibile decollo prematuro, riconducibile sulla carta sia a errori umani sia a problemi di strumentazione. Altre piste potrebbero riguardare un guasto ai due motori o una perdita di potenza, o ancora i flap delle ali che sarebbero rimasti fuori posizione.
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