11 Maggio 2025
Le spie britanniche stanno per cambiare volto. Addio ai cliché da 007 con lo smoking stirato e il Martini agitato (non mescolato): per la prima volta nella storia del Regno, il capo dell’MI6 sarà una donna. Sì, avete letto bene. E non è un film.
I colloqui top secret ma che siamo in grado di rivelare si sono tenuti la scorsa settimana, e alla fine sul tavolo sono rimaste tre candidate, tutte donne, due delle quali già “agenti segreti” in casa. Una rivoluzione silenziosa ma mica tanto, considerando che Richard Moore, attuale capo della baracca dal 2020, ha deciso di lasciare la poltrona a partire dall’autunno. Stanco delle missioni o forse allergico al cambio stagione.
Il nome più caldo? Barbara Woodward, oggi Ambasciatrice UK alle Nazioni Unite, in passato Ambasciatrice a Pechino. Un curriculum da manuale di geopolitica, ma che non convince proprio tutti. C’è chi la accusa di essere troppo soft con la Cina, tipo quei tizi che non riescono mai a dire di no al secondo biscotto. Quando stava a Pechino, dicono, non avrebbe mai alzato il sopracciglio contro il regime, preferendo il profilo basso. Forse per non essere spiata... dagli spioni.
I suoi sostenitori, invece, fanno muro: “È la diplomatica più in alto nella storia britannica, ha visto la Cina da dentro, e ha una visione lucida del futuro”. Insomma, più M che Bond, più cervello che gadget. E poi, diciamolo: dopo anni di uomini col trench e lo sguardo torvo, forse è il momento di provare qualcosa (o qualcuno) di nuovo.
Resta una certezza: alla prossima crisi internazionale, ci sarà una donna al timone dell’Intelligence più mitizzata del mondo. Speriamo solo che non serva un manuale d’istruzioni per riformare anche quella. Magari made in China.
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