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Maldive vietano ingresso agli israeliani "in risposta al genocidio e alle atrocità commesse a Gaza contro i palestinesi"

"Le Maldive riaffermano la loro risoluta solidarietà con la causa palestinese"

17 Aprile 2025

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Le Maldive vietano l'ingresso degli israeliani nell'arcipelago turistico di lusso in "risoluta solidarietà" con il popolo palestinese e "in risposta al genocidio e alle atrocità commesse a Gaza". Il presidente Mohamed Muizzu ha ratificato la legge poco dopo che è stata approvata dal parlamento.

Maldive vietano ingresso agli israeliani "in risposta al genocidio a Gaza"

"La ratifica riflette la ferma posizione del governo in risposta alle continue atrocità e ai continui atti di genocidio commessi da Israele contro il popolo palestinese", afferma l'ufficio presidente Mohamed Muizzu.

"Le Maldive riaffermano la loro risoluta solidarietà con la causa palestinese". Il divieto sarà attuato con effetto immediato, ha detto un portavoce. Già lo scorso anno il ministero degli Esteri israeliano ha esortato i cittadini a evitare di recarsi alle Maldive.

Gaza, il sondaggio del GdI: per l'81% è in corso un genocidio

Per l'81% di coloro i quali hanno partecipato al sondaggio de Il Giornale d'Italia sulla situazione in corso a Gaza, quello che sta facendo Israele si chiama "genocidio".

Ecco le varie opzioni e le percentuali dei votanti.

  • è in corso un genocidio che è sbagliato a priori (81,08%)
  • non è un genocidio, bensì un eccidio, ma comunque è sbagliato; (8,11%)
  • è giusto uccidere civili per colpire Hamas e liberare gli ostaggi israeliani anche se è si tratta di genocidio o eccidio; (2,7%)
  • è giusto uccidere i civili per colpire Hamas e liberare gli ostaggi israeliani e non si tratta né di un genocidio né di un eccidio. (8,11%)

Da inizio guerra, secondo il Ministero della Sanità di Gaza i morti sarebbero oltre 50mila (di cui oltre 13mila bambini). Tuttavia secondo uno studio pubblicato su The Lancet, i dati ufficiali “sottostimano il vero totale di circa il 40%“. I decessi sarebbero oltre 80mila (di cui il 60% sarebbe comporto da bambini, donne e anziani).

Secondo altri studiosi, i decessi supererebbero le 200mila unità. I numeri del Ministero considererebbero solo le morti dirette e non anche quelle indirette che sarebbero quattro volte superiori.

Oxfam ha fatto sapere che “a Gaza il 98% dell’acqua non è potabile e 2 milioni di sfollati sono allo stremo, costretti a berne di contaminata o salata. Oltre il 70% delle infrastrutture idriche e igienico-sanitarie sono state distrutte o danneggiate a causa dei bombardamenti israeliani e hanno lasciato la popolazione senza accesso a fonti di acqua pulita. Ospedali e strutture mediche faticano a fornire cure essenziali in un contesto in cui l’accesso all’acqua pulita manca”.

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