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Patente di guida a 17 anni, accordo a Bruxelles per riforma del documento, tra le novità ottenimento anticipato e formato digitale

Il progetto dovrà ora essere approvato dagli Stati membri del Consiglio Europeo e dal Parlamento eletto a giugno

25 Marzo 2025

UE, approvata la patente digitale: si tiene sullo smartphone e si rinnova online

Fonte: Pixabay

Accordo raggiunto a Bruxelles per la nuova patente di guida a 17 anni. La riforma del documento, su cui c'è l'intesa di Consiglio e Parlamento Europeo, prevede diverse novità, tra cui il formato digitale e uniforme a tutti i paesi membri, la possibilità di ottenerla a 17 anni, ma guidando in presenza di adulto esperto, e una validità estesa a 15 anni. Ora la decisione spetta al nuovo Parlamento UE, che sarà eletto a giugno, e agli Stati membri del Consiglio. 

Patente di guida a 17 anni, accordo a Bruxelles per riforma del documento, tra le novità ottenimento anticipato e formato digitale

Il progetto era stato presentato circa un anno fa dalla Commissione Europea con l'obiettivo di ridurre le morti sulle strade. Entro la fine del 2030 la nuova patente di guida sarà per tutti i cittadini dell'UE sotto formato digitale. Sarà riconosciuta in tutto il territorio UE e rimarrà possibile chiedere la versione fisica. Entrambe le versioni avranno una validità di 15 anni dalla data di rilascio. La novità più importante è il rilascio della patente di guida anche ai ragazzi di 17 anni, i quali potranno guidare auto, camion o autobus purchè accompagnati da un guidatore esperto. Il testo propone di consentire ai 18enni e ai 17enni accompagnati (ora l’età minima raccomandata è di 21 anni) la guida di camion e autobus, ‘’con un massimo di 16 passeggeri e a condizione che siano in possesso di un certificato di idoneità professionale’’, per ‘’mitigare la carenza di autisti professionisti’’. Per quanto riguarda la sicurezza stradale, gli Stati membri dovranno richiedere una visita medica al momento del rilascio della patente, oppure uno screening basato su un'autovalutazione. 

L'accordo provvisorio dovrà ora essere approvato dai rappresentanti degli Stati membri in seno al Consiglio (Coreper) e dal nuovo Parlamento che verrà eletto a giugno.

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