24 Marzo 2025
Fonte: X @rb202220
L'Egitto ha presentato una nuova proposta di cessate il fuoco a Gaza. Un esponente di Hamas ha dichiarato di aver ricevuto ed approvato il piano mentre Israele ha negato di averlo ricevuto. Secondo alcune indiscrezioni lo stato ebraico starebbe preparando un'offensiva su larga scala contro Gaza per esercitare pressioni su Hamas e costringerlo alle condizioni negoziali di Israele, ovvero rilascio della metà degli ostaggi israeliani in cambio di tregua duratura, senza rilasciare però, ulteriori detenuti palestinesi in cambio.
Il piano egiziano prevede il rilascio di 5 prigionieri israeliani vivi tra cui il soldato israelo-americano Edan Alexander 20 anni, in cambio di una tregua di una settimana con l'apertura dei valichi di frontiera per permettere il passaggio degli aiuti umanitari nella Striscia. Hamas dovrebbe anche fotografare e fornire informazioni dettagliate su ostaggi vivi e morti. Israele, dovrebbe ritirarsi gradualmente dalla zona costiera e garantire comunque il rilascio di ostaggi palestinesi. Un funzionario di Hamas ha affermato che l'organizzazione ha "risposto positivamente" alla proposta dell’Egitto.
Lo stato ebraico invece ha negato di aver ricevuto il piano egiziano, "Non abbiamo sentito parlare di nessuna nuova proposta", ha affermato un funzionario di Tel Aviv, che poi ha continuato: "continueremo ad aumentare la pressione finchè non crolla". Secondo alcune indiscrezioni, l'ipotesi è che Israele si stia preparando ad una nuova offensiva su larga scala con il dispiego di circa 50 mila soldati per riprendere il controllo di ampie zone palestinesi e costringere Hamas ad accettare le condizioni negoziali di Israele, ovvero la proposta Witkoff, una modifica al piano originale dell'inviato Usa che prevede il rilascio di metà degli ostaggi rimanenti in cambio dell'estensione della tregua e della negoziazione di una pace duratura, senza l'obbligo di rilasciare ulteriori prigionieri palestinesi. "Se non riprendono i negoziati sugli ostaggi, l'unica alternativa che rimane è la ripresa dei combattimenti", ha dichiarato Eyal Hulata, ex capo del Consiglio di sicurezza nazionale israeliano, "E i piani sono seri".
Nel frattempo il Cairo ha risposto ad alcune indiscrezioni secondo cui avrebbe accettato lo spostamento dei palestinesi dalla Striscia in cambio di aiuti economici. L'Egitto, in una nota del Servizio informazione statale egiziano (Sis), ha ribadito "la sua ferma e principiale posizione" contro "qualsiasi tentativo di spostare forzatamente o volontariamente i palestinesi dalla Striscia di Gaza verso qualsiasi altro luogo al di fuori di essa, in particolare verso i territori egiziani, poiché tale azione rappresenterebbe la liquidazione della causa palestinese e una minaccia imminente per la sicurezza nazionale dell'Egitto".
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