07 Gennaio 2025
Il presidente austriaco Van der Bellen ha incaricato il leader di estrema destra Herbert Kickl del partito Fpo di formare un nuovo governo, aprendo la strada al ritorno al governo dell’estrema destra in Austria per la prima volta dopo la fine della Seconda guerra mondiale.
A tre mesi dalle elezioni legislative che hanno visto la vittoria dell’Fpo alle elezioni con il 29% dei consensi e dal fallimento del tentativo del Cancelliere Van der Bellen di affidare il compito di formare un nuovo governo ai socialdemocratici dell’Spo insieme ai popolari di Ovp i centristi liberali di Neos, il leader di estrema destra Kickl potrebbe formare un’alleanza proprio con i popolari di Ovp.
“Non ho preso questa decisione alla leggera. Continuerò ad assicurare che i principi e le regole della nostra Costituzione siano rispettati e applicati”; ha affermato il presidente Van der Bellen. Mesi di negoziazioni tra i partiti tradizionali per bloccare l’arrivo al potere dell’estrema destra sono falliti a causa di dissidi sulla politica economica e la gestione delle finanze pubbliche.
Il leader dei popolari dell’Ovp Karl Nehammer aveva annunciato lo scorso sabato la sua intenzione di dimettersi dopo il collasso delle trattative per formare un nuovo governo, in particolare dopo aver escluso di voler allearsi con l’estrema destra di Kickl. L’inversione di marcia, adesso che i colloqui con i socialdemocratici sono rotti, gli è costata la leadership del partito.
L’Ovp infatti ha nominato Christian Stocker un nuovo segretario generale ad interim, sarà lui a condurre le trattative con l’Fpo per la formazione di un nuovo governo. Nel caso in cui i due partiti dovessero fallire nel loro intento di formare una maggioranza, allora l’Austria andrebbe di nuovo ad elezioni.
Centinaia di manifestanti, tra cui studenti ebrei e attivisti di sinistra, si sono radunati fuori dall'ufficio presidenziale di Vienna tenendo in mano striscioni per fischiare e gridare “Fuori i nazisti”.
L’Austria potrebbe così aggiungersi al blocco di paesi europei guidati da governi di estrema destra, come è già il caso in Slovacchia, Olanda e Ungheria. In Francia il partito di Marin Le Pen Rassemblement National sta crescendo nei sondaggi, mentre in Germania il partito di estrema destra Afd (Alternativa per la Germania), che è monitorato dall’intelligence di Berlino per sospetto estremismo, si trova ben piazzato per ottenere buoni risultati alle elezioni del mese prossimo.
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