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Avignone, Dominique Pelicot condannato a 20 anni per stupro aggravato: per 10 anni ha drogato e violentato la moglie Gisèle con altri 50 uomini

Caso Pelicot, l'ex marito di Gisèle condannato alla pena massima, altri 50 uomini imputati nel processo per stupro aggravato, rischiano un totale di 600 anni di carcere

19 Dicembre 2024

Avignone, Dominique Pelicot condannato a 20 anni per stupro aggravato: per 10 anni ha drogato la moglie Gisèle, poi violentata da altri 50 uomini

Fonte: X

Si chiude oggi, ad Avignone in Francia, il processo sugli stupri di massa di Mazan: Dominique Pelicot, 72 anni, è stato "dichiarato colpevole" degli stupri aggravati contro l'ex moglie Gisèle Pelicot ed è stato condannato a 20 anni di reclusione, la pena massima prevista. I totale sono 50 gli altri uomini imputati al processo, accusati di aver violentato, mentre era sedata, Gisèle Pelicot, che dal marito Dominique è stata drogata per 10 anni (dal 2010 al 2020). "Signor Pelicot, lei è riconosciuto colpevole di stupro aggravato contro la persona di Gisele Pelicot", ha dichiarato oggi in tribunale il presidente della corte penale della località del sud-est della Francia, Roger Arata, prima di annunciare l'entità delle pene al Palazzo di Giustizia di Avignone. Il 72enne si è alzato in piedi per ascoltare il giudice che lo condannava alla massima pena prevista, senza esprimere particolari emozioni. L'uomo è anche ritenuto colpevole di aver raccolto immagini a loro insaputa della moglie, della figlia e della nuora.

Dominique Pelicot condannato a 20 anni di carcere per stupro aggravato

In Francia la legge definisce lo stupro come un qualsiasi atto sessuale commesso con "violenza, coercizione, minaccia o sorpresa", senza consenso. Molti degli imputati hanno sostenuto di non poter essere colpevoli di questo reato poiché non erano a conoscenza del fatto che Gisèle Pelicot non fosse in grado di dare ed esprimere pienamente il suo consenso. "Non può esserci crimine senza l'intenzione di commetterlo", ha affermato uno degli avvocati difensori.

"Il mio corpo la stuprava, ma non il mio cervello"

"Il mio corpo la stuprava, ma non il mio cervello". A parlare è un vigile del fuoco volontario, tra i 50 uomini accusati di aver violentato Gisèle Pelicot dopo che il marito, Dominique, 72 anni, per anni l'ha drogata con sonniferi per un decennio. La difesa dell'uomo, conosciuto come Christian L. ha puntato proprio su questo aspetto particolare che riguarda l'anatomia specifica del reato. Come lui, tanti altri hanno affermato di essere stati manipolati o ingannati da Pelicot, che li ha convinti di prender parte ad un "gioco sessuale" con una coppia consenziente. Ahmed T., un idraulico di 54 anni, sposato da quasi 30, ha detto che se avesse "voluto violentare qualcuno, non" avrebbe "scelto una donna di più di 60 anni". Ancora, Redouane A., un disoccupato di 40 anni, ha sostenuto che se avesse voluto violentare Gisèle "non avrebbe permesso al marito di registrare i video". Altri ancora sostengono che sono stati offerti loro dei drink con aggiunta di droghe e quindi non riescono a ricordare l'incontro, sebbene il marito della donna abbia negato di averlo mai fatto.

Dominique Pelicot per 10 anni ha drogato la moglie Gisèle con dei sonniferi, poi permetteva ad altri 50 uomini di violentarla

Dominique Pelicot ha ammesso di aver compiuto tutte le azioni su cui giudici hanno esposto le loro accuse, e ha detto alla corte che tutti i 50 coimputati sono colpevoli. E la grande quantità di prove video presentata durante il procedimento mostra che nessuno dei 50 uomini è stato in grado di negare di essere andato a casa dei Pelicot a Mazan. I procuratori stanno indagando su quante volte gli imputati hanno visitato la casa della coppia, se hanno toccato sessualmente Gisèle e se l'hanno penetrata. Pelicot ha anche sottolineato di aver chiarito che sua moglie non era a conoscenza di quel "gioco". "Non mi hanno violentata con una pistola alla testa", ha detto Gisèle in aula. "Mi hanno violentata in piena coscienza. Perché non sono andati alla polizia? Anche una telefonata anonima avrebbe potuto salvarmi la vita. Ma nessuno l'ha fatto. Nessuno di loro".

Nel pomeriggio è arrivata anche la condanna per stupro aggravato per i 50 coimputati (tutti eccetto uno, accusato di violenza sessuale aggravata). Le pene vanno da 3 anni di reclusione, di cui 2 anni con la condizionale semplice, a 20 anni di reclusione per Pelicot, la pena massima prevista dall'ordinamento francese per questo tipo di accuse. La corte ha dunque dato ragione ai pm, che sostenevano l'accusa contro Dominique Pelicot. Il processo è durato oltre tre mesi e ha sconvolto l'intera Francia. Gisèle si è presentata in aula appena prima che la sentenza venisse espressa dai giudici, e ha scelto di ascoltarla affianco ai figli e ai parenti, inamovibili di fronte alla schiera di uomini imputati presenti al processo. L'ex marito, che sedava con gli ansiolitici per poi permettere a decine di uomini "reclutati" su Internet di abusare di lei, è scoppiato in lacrime al momento della lettura.

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