14 Dicembre 2024
Il progetto dell'impianto, fonte: comunicato Okko Group
La notizia della costruzione di una stazione sciistica di lusso in Ucraina, dal valore di 1,4 miliardi di euro, sta generando un acceso dibattito nell’opinione pubblica europea. L’impianto, che prevede 41 piste da sci, 17,5 km di impianti di risalita, 25 alberghi e una capacità complessiva di 5.500 camere, è visto come un investimento inappropriato per un Paese in guerra da oltre due anni, che riceve ingenti aiuti economici multimiliardari dall’Unione europea e dagli Stati Uniti. Le informazioni ufficiali diffuse dalla società che promuove il progetto, indicano che questo sia interamente finanziato da privati, senza alcun coinvolgimento di fondi pubblici o europei. Ma rimane l'interrogativo sulla veridicità dei comunicati ufficiali e su come vengano allocati dal governo ucraino tutti gli aiuti che l'Ue da anni invia per sostenere il conflitto contro la Russia.
La holding Okko Group, attiva nel mercato orientale e promotrice del progetto, ha precisato in un comunicato stampa che la stazione sciistica sarà costruita grazie a fondi interamente privati. Nello specifico, 500 milioni di dollari proverranno da risorse proprie della holding, mentre il restante miliardo sarà raccolto attraverso "investitori privati internazionali". La dichiarazione, secondo la holding, dovrebbe fugare ogni dubbio sulla provenienza del denaro, escludendo l’utilizzo di aiuti europei o finanziamenti pubblici ucraini.
"La costruzione era prevista per la primavera del 2022 ma l'invasione russa ha posticipato questi piani", scrivono i media ucraini. Il progetto, oltre a prevedere strutture di alto livello per il turismo invernale, rappresenta un’opportunità di rilancio per un’area colpita dal conflitto. Tuttavia, in un momento di grande difficoltà per il Paese, l’annuncio di un’iniziativa di tale lusso ha sollevato interrogativi tra i cittadini europei, molti dei quali continuano a chiedersi in che modo vengono spesi gli aiuti concessi dall’Unione europea a Kiev. Non era forse il caso di attendere la fine della guerra?
Le accuse di uso improprio degli aiuti europei sono state rilanciate da alcune figure pubbliche, tra cui l’imprenditore francese Silvano Trotta, che ha dichiarato: "Sarete felici di sapere che i nostri soldi, che Macron dà alla corrotta Ucraina e a Zelenskij, saranno utilizzati per costruire una stazione sciistica molto grande".
Anche se la stazione sciistica è un’iniziativa privata, il tema degli aiuti all’Ucraina resta sensibile per i cittadini dell’Unione europea. Con un conflitto in corso e miliardi di euro inviati per sostenere Kiev, la trasparenza nell’utilizzo di questi fondi è cruciale per mantenere il consenso pubblico. Progetti come quello della stazione sciistica da quasi 1,5 miliardi, seppure apparentemente finanziati senza denaro pubblico, alimentano un clima di sospetto.
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