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Usa, DeSantis in pole per la guida del Pentagono, Pompeo bocciato da JD Vance che punta alla candidatura da Presidente nel 2028: no a "uomini forti" - ESCLUSIVA

Secondo informazioni raccolte dal Giornale d'Italia nel deep state, il governatore repubblicano della Florida potrebbe assumere il controllo del Dipartimento della Difesa. No a Pompeo da parte del vice di Trump: ecco perché

05 Dicembre 2024

Usa, DeSantis in pole per la guida del Pentagono, Pompeo bocciato da JD Vance che punta alla candidatura da Presidente nel 2028: no a "uomini forti" - ESCLUSIVA

Trump e DeSantis, fonte: Facebook

È Ron DeSantis il nome il pole per la guida del Pentagono dopo le difficoltà sulla nomina di Pete Hegseth emerse negli ultimi giorni. Secondo informazioni raccolte dal Giornale d'Italia nel deep state, il governatore repubblicano della Florida potrebbe assumere il controllo del Dipartimento della Difesa. Il nome di DeSantis era stato anche tra quelli in lizza per la corsa alla Casa Bianca, ma quest'ultimo come hanno fatto anche altri, ha deciso di appoggiare Trump, e adesso torna fortemente in auge. Un'altra possibilità poteva essere quella di Mike Pompeo, ex segretario di Stato Usa, ma il vice di Trump JD Vance ha bocciato questa ipotesi. Non vuole "uomini forti" accanto a se in quanto nel 2028 vuole candidarsi per la presidenza degli Stati Uniti. Il tutto, in accordo con Trump.

Usa, DeSantis in pole per la guida del Pentagono, Pompeo bocciato da JD Vance

Il governatore repubblicano della Florida Ron DeSantis è il nome principale per la guida del Pentagono. Trump in verità aveva già scelto Pete Hegseth, ex militare, politico e presentatore televisivo statunitense. Tuttavia, negli ultimi giorni sono emerse delle difficoltà che potrebbero mettere in seria discussione la sua nomina. In particolare, ci sarebbe l'accusa di violenza sessuale presentata da una donna nel 2017 e poi ritirata dopo un accordo finanziario. Alcuni ex veterani accusano Hegseth di "abusi sessuali, comportamenti razzisti e cattiva gestione finanziaria di due gruppi no-profit di veterani che dirigeva". I suoi colleghi raccontano anche di una preoccupante dipendenza dall'alcol.

Lo stesso Hegseth ha per ora annunciato che non si tirerà indietro: "Lo sto facendo per i combattenti, non per i fomentatori di guerra. La sinistra ha paura dei rivoluzionari e degli agenti di cambiamento. Hanno paura di Donald Trump e di me. Per questo ci diffamano con fonti anonime e storie false. Non vogliono la verità. I nostri guerrieri non si arrendono mai, e nemmeno io lo farò". Tuttavia il suo destino potrebbe essere simile a quello di Gaetz, il nome che fu scelto da Trump per guidare il Ministero della Giustizia.

Un altro nome papabile per la guida del Pentagono poteva essere quello di Mike Pompeo. Un nome sicuramente di grido e per questo bocciato da Vance. Il vice di Trump punta seriamente alla candidatura da Presidente nel 2028, ed un "uomo forte" come Pompeo, messo alla guida del quartier generale del Dipartimento della Difesa, in un'epoca storica in cui può chiaramente assumere maggiore rilievo e fama per via del ritorno delle guerre, potrebbe oscurare pesantemente la sua figura.

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