Il ministro della Difesa Guido Crosetto interpellato dal Giornale d'Italia, in merito alla questione dell'attacco israeliano alle basi Unifil in Libano, ha dichiarato: “Non ho attaccato nessuno ho solo chiamato le cose con il loro nome. Chi come me è amico di Israele non ha problemi a dirgli quando sbaglia”. In una conferenza stampa a Palazzo Chigi, il ministro ha ribadito che “gli atti ostili compiuti e reiterati dalle forze israeliane potrebbero costituire crimini di guerra”. Inoltre, un raid israeliano ha colpito il centro di Beirut. Nel bombardamento ci sarebbero 6 morti e una decina di feriti.
Attacco basi Unifil in Libano, Crosetto: “Italia e Onu non si fanno comandare da Israele”
Il ministro Crosetto ha espresso il suo “fortissimo disappunto” nei confronti di Israele: "Ho detto all'ambasciatore di riferire al governo israeliano che l'Italia e Nazioni Unite non possono prendere ordini da Israele. Non è accettabile perchè noi difendiamo il diritto internazionale sempre e in ogni paese. Non si tratta di un errore o un incidente e non può essere una giustificazione il fatto che Israele avesse chiesto di evacuare le basi. Vogliamo capire perché è successo quello che è successo", ha aggiunto il ministro. “Abbiamo chiesto il motivo e abbiamo preteso di saperlo ufficialmente - ha spiegato ancora Crosetto - ma l'ambasciatore non è stato in grado di fornirci spiegazioni”.
La condanna della missione Onu è stata “dura” e lo ha fatto sottolineando “ancora una volta” la “violazione dei diritti dell'uomo” perpetrata da Israele: “Ogni attacco deliberato alle forze di peacekeeping e' una grave violazione del diritto umanitario internazionale e della risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza”.
Inoltre, l'Unifil avrebbe rifiutato, tramite un portavoce, la richiesta israeliana di evacuare le postazioni lungo il confine tra Israele e Libano: “Ricordiamo alle Idf e a tutti gli attori i loro obblighi di garantire la sicurezza e la protezione del personale e delle proprietà delle Nazioni Unite e di rispettare l'inviolabilità dei locali dell'Onu in ogni momento", ha aggiunto.
“Aprire il fuoco contro le forze di peacekeeping non puo' mai essere tollerato o accettabile. Il casco blu indossato dalle forze dell'Onu deve essere sacrosanto”, ha dichiarato il primo ministro irlandese Simon Harris, precisando che nessun militare irlandese e' stato coinvolto nell'attacco. Anche il ministro degli Esteri spagnolo Josè Manuel Albares ha espresso la sua “condanna" nei confronti di Israele: “Il governo esige che le parti rispettino le truppe dell'Unifil, la loro sicurezza deve essere garantita”, ha affermato.
I media statali libanesi hanno affermato che un attacco dell'Idf ha colpito il centro di Beirut. Il bombardamento avrebbe preso di mira il quartiere residenziale di Ras al-Nabaa. Secondo alcune fonti si sarebbero udite “tre esplosioni”, mentre una “grande nuvola di fumo nero” si levava al di sopra della capitale. Al momento nel raid sarebbero morte 6 persone e una decina sarebbero rimaste ferite. Da quanto è emerso, il bilancio delle vittime potrebbe però aumentare nelle prossime ore.
Inoltre, l'Unifil, avrebbe denunciato l'uso difosforo biancoda parte diIsraele in almeno “3 occasioni”: “Abbiamo osservato colpi di artiglieria in cui sono state utilizzate munizioni al fosforo bianco in almeno tre occasioni: il 3 marzo vicino a Dayr Amis (Settore Ovest), il 3 aprile vicino ad Ayta al-Sha'b (Settore Ovest) e il 6 giugno vicino ad Arab al-Luwayzah (Settore Est)”. Le munizioni al fosforo bianco sonoun tipo di ordigno bellico che “brucia rapidamente e causa incendi”. Il report dell'Unifil in merito alla questione sarebbe stato ricevuto dal Consiglio di Sicurezza Onu, il 12 luglio 2024.
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