03 Settembre 2024
Oggi 3 settembre 2024, in Ucraina i 3 ministri fedelissimi di Zelensky, il Ministro della supervisione delle industrie strategiche e produzione di armamenti Oleksandr Kamyshin, il Ministro della Giustizia Denys Maliuska e il Ministro dell’ambiente Ruslan Strilets, hanno annunciato le loro dimissioni con delle lettere formali indirizzate alla Verkhovna Rada, il parlamento monocamerale ucraino. Si sfalda dunque il governo giallo-blu presieduto da Zelensky, mentre secondo quanto anticipato dal portavoce del partito del presidente ucraino, David Arakhamia, lo stesso Zelensky annuncerà un ricambio di "oltre il 50% dei membri del Gabinetto" del suo governo: "Come promesso, già questa settimana ci si può aspettare un grande cambiamento nel governo. Più del 50% dei membri del consiglio dei ministri verranno sostituiti", ha detto il portavoce di Servitore del popolo. Nella mattinata di martedì era stato licenziato il numero due dell’Ufficio anticorruzione, Gizo Uglava ed oggi, esattamente come i 3 ministri, anche il presidente del Fondo demaniale dell’Ucraina Vitalii Koval ha annunciato le sue dimissioni in una lettera.
La notizia delle dimissioni dei 3 ministri più vicini a Zelensky (Kamyshin era anche suo consigliere) e che sembrano essere una presa di distanza dal presidente ucraino, ha seguito di poco l’attacco missilistico russo che ha colpito la città di Poltava. Il governo giallo-blu ora sta pianificando un rimpasto del personale del Gabinetto di governo, con la sostituzione di oltre il 50% del Consiglio dei ministri. In particolare, domani, 4 settembre, sarà un "giorno di licenziamenti", secondo il portavoce del partito al governo Servo del popolo, Davyd Arakhamia: "Come promesso, questa settimana ci si può aspettare un importante rimpasto di governo. Oltre il 50% dello staff del Consiglio dei ministri verrà sostituito", ha scritto Arakhamia sui suoi canali social, per poi ribadire che "domani sarà un giorno di licenziamenti e dopodomani un giorno di nomine". L'elenco finale dei nuovi ministri sarà determinato durante la riunione di partito di domani, 4 settembre. Come riportato dall’agenzia di stampa RBC-Ukraine, da parte sua il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto che sta discutendo i potenziali cambiamenti con il Primo Ministro Denys Shmyhal. In particolare, ha sottolineato la necessità di affrontare la questione del gran numero di ministri in carica nell'attuale Gabinetto.
Nel caso di Uglava, la decisione è stata motivata in base a "violazioni delle regole di condotta etica per i dipendenti". Il numero 2 dell'agenzia governativa anti-corruzione è indagato per presunte pressioni esercitate su uno degli informatori che ha rivelato come alcuni funzionari della National Anticorruption Bureau of Ukraine (Nabu) avvisavano gli indagati di alto profilo delle indagini avviate su di loro e delle perquisizioni. A maggio la magistratura ha avviato un procedimento per fuga di notizie e l’ufficio anticorruzione di Kiev ha fatto partire due indagini interne sulle presunte pressioni esercitate contro i whistleblower. L’inchiesta tocca l’entourage del presidente Zelensky e da maggio Uglava è sospeso dal servizio, ma non era stato ancora licenziato fino a martedì scorso. Il vice dell’autorità anticorruzione di Kiev ha rivoltato l’accusa di pressioni indebite conto il suo capo, il direttore Semen Kryvonos: "Ho fornito materiali indiscutibili che dimostrano l’interesse personale di Kryvonos nel licenziarmi illegalmente", ha scritto sui social Uglava. Nello stesso post, l'ex vicedirettore ha aggiunto che l’agenzia ha avviato un’indagine interna su sua richiesta proprio nei confronti del direttore Kryvonos e per presunta violazione della legge anticorruzione.
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