26 Agosto 2024
Con un patrimonio netto di circa 13.8 miliardi di dollari, Alisher Usmanov, è considerato da Forbes al 140° posto tra gli uomini più ricchi del mondo. In seguito all'invasione russa dell'Ucraina, è sottoposto al regime sanzionatorio dell'Ue, successivamente degli Stati Uniti, Gran Bretagna e Svizzera. A causa delle sanzioni, lo yacht Dilbar è stato congelato dalle autorità tedesche perciò Usmanov non può trascorrere le ferie ad Arzachena, dove è cittadino onorario, e ha dovuto le interrompere le cure in Germania per una malattia autoimmune che potrebbe compromettergli inevitabilmente la vista. Usmanov è stato uno dei primi ad investire in Facebook. È comproprietario - con il meno del 50% - della Holding Usm, che comprende la MeganFon, il secondo operatore di telefonia mobile in Russia, il conglomerato industriale russo Metalloinvest, Udokan Copper e il produttore di cemento Ackermann Cement.
In un intervista rilasciata dal suo resort nella costa turca dell'Egeo, Usmanov afferma che gli obbiettivi raggiunti dal regime sanzionatorio sarebbero totalmente opposti a quelli che ci si aspettava. Ha dichiarato che l'economia russa anziché cadere è in crescita: “Volevano danneggiare l'economia russa, ed eccola in crescita. Volevano punire l'élite imprenditoriale, e i russi hanno riportato il denaro in patria. L'economia russa si sta adattando alle sanzioni, mentre i mercati vicini ne soffrono. L'Europa rifiuta le risorse energetiche russe ed è costretta ad acquistarle a un prezzo ben superiore. Non voglio dipingere un quadro in bianco e nero: le sanzioni sono indubbiamente dannose per tutti, ma finora lo sono di più per gli europei”. Inoltre, a detta di Usmanov :"vi saranno meno opportunità per le imprese transnazionali e più possibilità per le imprese regionali e nazionali. Le barriere commerciali possono servire a proteggere i mercati nazionali mentre le sanzioni sono un segno di impotenza”. Per quanto concerne la guerra in Ucraina, Usmanov non si sbilancia e afferma:“Una pace duratura è possibile solo sula base della ragionevolezza e del compromesso, raggiungibile attraverso la negoziazione tra tutte le parti”.
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