27 Luglio 2024
Il segretario alla Difesa americano Loyd Austin e il ministro della Difesa russo Andrej Belousov
Il colloquio telefonico avvenuto lo scorso 12 luglio tra il ministro della Difesa russo Andrej Rėmovič Belousov e il suo omologo americano, il segretario alla Difesa Lloyd Austin, era già ben noto ed ufficialmente era salito agli onori della cronaca come reazione del Cremlino all’annuncio del dispiegamento di missili a lungo raggio Usa in Germania, dal 2026. Era stata proprio Mosca a richiedere il colloquio con Washington, per poi dichiarare: "I vertici della Difesa russa e statunitense hanno parlato di come prevenire minacce alla sicurezza e ridurre il rischio di una possibile escalation". Eppure, stando agli ultimi aggiornamenti del New York Times (Nyt) quello non era stato il solo argomento della conversazione tra i dicasteri delle due superpotenze. In un articolo di ieri venerdì 26 luglio, il giornale americano vantava infatti di aver appreso da 3 fonti interne al Pentagono (funzionari del dipartimento della Difesa) che in quella telefonata Austin aveva ricevuto una 'richiesta insolita' da Belousov: il ministro russo avrebbe avvertito il segretario americano dei preparativi di Kiev per un'operazione segreta intenta a colpire direttamente nel territorio della Federazione guidata da Putin, credendo che tale operazione avesse ricevuto il nullaosta degli americani. Belousov, infatti, avrebbe chiesto ad Austin se gli Stati Uniti ne fossero a conoscenza, con lo scopo di verificare se questa 'operazione segreta' avesse in qualche modo ricevuto il via libera da Washington. A quel punto, al Pentagono sono rimasti sorpresi dalle affermazioni di Belousov, mostrandosi totalmente all’oscuro del piano. Il Nyt ha poi concluso dicendo che: "qualsiasi cosa abbia rivelato Belousov... è stata presa abbastanza sul serio perché gli americani hanno contattato gli ucraini e hanno detto, in sostanza, «se state pensando di fare qualcosa del genere, non fatelo»".
Il Nyt non ha fornito ulteriori dettagli in merito all’operazione in sé, mentre spiega che, nonostante la profonda dipendenza di Kiev dagli Stati Uniti per il sostegno militare, di intelligence e diplomatico, i funzionari della Difesa americani lamentano di come a volte le loro controparti ucraine "non sono sempre trasparenti" riguardo le azioni condotte in territorio russo. Raggiunti poi dal quotidiano americano, i funzionari di Mosca e di Kiev si sono rifiutati di commentare o di rispondere alle domande sulla questione.
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