05 Luglio 2024
Keir Starmer, fonte Rwendland, CC BY-SA 4.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0>, via Wikimedia Commons
Sir Keir Starmer è il prossimo premier del Regno Unito. Con la sua vittoria alle elezioni anticipate del 4 luglio 2024 ha riportato il partito dei laburisti al potere dopo 14 anni. Lui sarà sarà il primo ministro del Labour dai tempi di Gordon Brown nel 2007-2010. Nato a Londra nel 1962 e cresciuto in un paese nei dintorni della capitale, è stato il primo della sua famiglia ad andare all’Università. Ha lavorato prima come avvocato per i diritti civili, poi ha deciso di entrare in politica. La sua è la tipica storia di un self made man.
Keir Starmer sarà formalmente nominato primo ministro da Re Carlo III. "Ho cambiato il partito laburista e, se avrò il privilegio di essere eletto, cambierò anche il Paese", aveva detto prima delle elezioni che hanno visto la sua vittoria stracciante. Già poche ore dopo la chiusura delle urne i Laburisti avevano superato la soglia di seggi per assicurarsi la maggioranza alla Camera dei Comuni: "Ce l'abbiamo fatta! Il cambiamento inizia ora. Il partito Laburista è cambiato, è pronto a servire il nostro Paese, pronto a riportare la Gran Bretagna al servizio dei lavoratori. Il mandato comporta grandi responsabilità. Dobbiamo riportare la politica al servizio del pubblico. Questa è la grande prova della politica in quest'epoca: la lotta per la fiducia è la battaglia che definisce la nostra epoca. Prima il Paese, poi il partito è un principio guida", ha subito commentato Starmer.
Classe 1962, avvocato specializzato in diritti umani, Starmer è stato anche direttore della Procura britannica tra il 2008 e il 2013. Nel 2015 è stato eletto nella Camera dei Comuni tra le fila del Partito Laburista. È stato anche ministro-ombra per la Brexit dall'ex leader laburista Jeremy Corbyn.
Keir Starmer è nato a Southwark, un quartiere di Londra, da genitori simpatizzanti del Partito Laburista. Il suo nome, Keir, fu scelto da loro proprio in onore del fondatore del partito, James Keir Hardie. Starmer ha studiato diritto all'Università di Leeds e al collegio Saint Edmund Hall dell'Università di Oxford. È entrato nel Parlamento britannico, nella House of Commons, nel 2013 e nel 2020 è diventato il leader dei Laburisti, prendendo il posto di Jeremy Corbyn. Le primarie erano infatti state indette dopo la pesante sconfitta alle elezioni del 2019, che avevano portato Boris Johnson a Downing Street.
Una volta presa la guida del Labour, ha avviato una profonda trasformazione interna del partito, arginando le frange più radicali. Proprio sotto la sua leadership, l'ex leader Corbyn era stato espulso dal partito nell'ottobre del 2020 con l'accusa di antisemitismo. E' stato reintegrato solo dopo aver ritrattato alcune posizioni, ma è sempre comunque rimasto fuori dal gruppo parlamentare.
Starmer ha sin da subito diviso l'opinione pubblica. Da un lato c'è chi ne critica la pacatezza, giudicandolo poco carismatico. Dall'altro lato è proprio questa sua calma ad essere apprezzata da numerosi elettori stanchi degli scandali e delle controversie che hanno dominato il dibattito pubblico britannico negli ultimi anni. Sempre questi ne apprezzano anche la storia da self made man e il fatto che lui sia il primo capo di partito in molti anni proveniente dalla classe lavoratrice, con un padre operaio e una madre infermiera.
Il basso profilo e la riservatezza sono caratteristiche che lo accomunano alla moglie, Victoria Starmer, una donna da sempre molto schiva che ora diventerà la nuova First Lady britannica. Con lei Starmer ha avuto due figli che oggi sono adolescenti.
"È tempo di cambiare. Il Regno Unito è un grande Paese, ma dopo 14 anni sotto i Tories niente sembra più funzionare – ha detto Starmer in un video messaggio diffuso sui suoi social durante la campagna elettorale –. I servizi pubblici che cadono a pezzi, le ambulanze che non arrivano, le famiglie oppresse dalle rete dei mutui sempre più alte, teppismo per le strade, e la lista è ancora lunga. Il caos politico alimenta il declino. La risposta a tutto questo non può essere altri cinque anni di governo Tories".
"I Tories hanno fallito - ha aggiunto - se concediamo loro altri cinque anni le cose si faranno sempre peggio. Il Regno Unito si merita di meglio. Solo con il Partito Laburista ci riprenderemo il nostro futuro. E non abbiate dubbi: anche il partito Laburista è cambiato. Abbiamo ritrovato il legame con il nostro originale obiettivo: servire la classe lavoratrice, che è quella che porta avanti il Paese".
Nel suo programma politico al primo posto c'è la crescita economica, da realizzare anche mediante un progetto energetico sostenibile e di contrasto alla crisi dovuta all'aumento del costo della vita. Starmer promette anche di rimettere in piedi il sistema sanitario dopo il declino di questi anni, innescato dalla pandemia, e di ricostruire una società basata sulle pari opportunità, dove ogni individuo possa allo stesso tempo sentirsi sicuro.
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