22 Giugno 2024
La città di Barcellona vuole porre fine all'affitto breve di abitazioni turistiche entro il 2029 per facilitare l'accesso all'alloggio ai suoi residenti. Lo ha annunciato il sindaco Jaume Collboni. "Il parlamento catalano ci ha autorizzato" a "non rinnovare le licenze per gli appartamenti turistici", il che "ci permetterà di rimettere sul mercato degli affitti o delle vendite 10.000 case" ha dichiarato il sindaco socialista in una conferenza stampa, riferendosi alle 10.101 licenze per appartamenti turistici attualmente valide nella metropoli catalana. Secondo il comune, le licenze, rinnovate per cinque anni a novembre, scadranno nel novembre 2028. Ciò significa che "a partire dal 2029", se non ci saranno contrattempi, "le residenze per forestieri come li intendiamo oggi scompariranno dalla città di Barcellona", ha detto il sindaco. Per attuare questa misura, Barcellona vuole utilizzare un decreto approvato l'anno scorso dal parlamento regionale della Catalogna, che regola il numero di immobili con licenza d'uso turistico nelle città in cui la pressione immobiliare è maggiore. "La città non può permettere che un numero così elevato di appartamenti venga utilizzato per attività turistiche in un momento in cui la difficoltà di accesso agli alloggi e gli effetti negativi del sovraffollamento sono evidenti" ha dichiarato il consiglio comunale in un comunicato. Secondo Collboni, che considera l'alloggio il problema "principale" di Barcellona, negli ultimi dieci anni, gli affitti nella capitale catalana sono aumentati del 68%, mentre i prezzi degli immobili in vendita sono saliti quasi del 40 per cento. Il primo cittadino è convinto che nella seconda città di Spagna l’accesso alla casa sia ormai diventato un fattore di diseguaglianza, in particolare per i giovani. bisogna infatti ricordare che la metropoli è una delle destinazioni top in un Paese che è tra i primi tre visitati nel mondo.
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