22 Aprile 2024
Irena Stoynova, fonte: YouTube, @Evening Standard
Terapia tradizionale? No, grazie. È stata la risposta della modella 39enne Irena Stoynova, a cui è stato diagnosticato un tumore, il linfoma non Hodgkin. Quando si scopre di avere una malattia del genere, di base quello che si fa è sottoporsi alla chemioterapia, ma Irina, originaria di Crondall, nell'Hampshire, ha deciso di seguire la dieta di un influencer a base di succhi di frutta e verdura, tè, erbe bollite e tisane.
Una dieta a base di succhi per curare un linfoma non Hodgkin. Una trovata sicuramente non intelligente, visto che come affermato dalla diretta interessata, "stavo per morire". La 39enne credeva che il metodo trovato sul web e diffuso sui social da un influencer, fosse la panacea: 2mila sterline per acquistare uno spremiagrumi, tre ore al giorno alla preparazione di succhi: "Non mi sono mai fermata, ero debole, avevo problemi di sonno e allucinazioni. Non avevo nemmeno la forza di aprire la porta al fattorino. Non riuscivo a respirare perché avevo liquido nei polmoni, ho perso circa 20 chilogrammi", ha detto. "Ero così debole, soffrivo di privazione del sonno e allucinazioni". La sua condizione è degenerata al punto che è stata trasportata d'urgenza all'ospedale Frimley Park Hospital, dove i medici l'hanno salvata a un passo dalla morte. Quando si è diffusa la notizia, sul web sono state effettuate numerose ricerche per capire se ci potesse essere una correlazione fra il tumore e il vaccino Covid, ma per il momento non ci sono informazioni sulla vaccinazione ed eventuali reazioni avverse.
La diagnosi per Irena Stoynova è arrivata nel 2021, e sin dal primo momento i medici le hanno consigliato di affrontare una terapia tradizionale. Ma lei non li ha ascoltati: si è voluta fidare del web e quando l'ha fatto le stava finendo molto male. Solo quando si è trovata la morte in faccia ha fatto un passo indietro ed ha cambiato idea. La donna aveva letto online "del tasso di successo delle terapie alternative, attraverso un cambiamento dello stile di vita e alimentare".
Solo dopo diversi giorni di ricovero, durante i quali i medici hanno descritto i tentativi di convincerla a farsi curare come "frustranti", Irena ha accettato di iniziare la chemioterapia. Ed ora, dopo essersi ravveduta, lancia l'avvertimento: "Ora dico alla gente che gli effetti collaterali della chemioterapia sono un gioco da ragazzi rispetto agli effetti collaterali che ho ottenuto provando il trattamento olistico".
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