Sabato, 06 Settembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Crescono le mobilitazioni dei lavoratori negli USA, mentre le aziende più "innovative" oppongono una ferrea resistenza

Da Starbucks a Amazon, da Uber a Tesla, la nuova economia fa di tutto per evitare di aumentare i salari di chi produce

02 Aprile 2024

Ingegnere Tesla attaccato da un robot ad Austin, Texas: "Ha affondato gli artigli e lasciato una scia di sangue"

Tesla, robot, fonte: Imagoeconomica.it

Per 50 anni i salari medi dei lavoratori americani hanno sofferto un lungo periodo di stagnazione, scendendo dal picco raggiunto nel 1970 senza tornarci più fino al 2020. È stato il risultato della trasformazione post-industriale dell'economia, con la crescita dei servizi malpagati e la finanziarizzazione che ha spremuto i settori più produttivi alla ricerca di flussi di capitale da immettere nei mercati speculativi.

Anche la percentuale dei lavoratori iscritti ai sindacati è crollata, fermandosi poco sopra il 10 per cento negli ultimi anni. Con il ritorno dell'intervento pubblico in economia e l'inizio della crescita dei salari, però, è cambiato il vento: ora ci sono numerosi tentativi di recuperare quanto perso nel corso degli anni, per esemipo costruendo nuovi sindacati, in particolare con le grandi società nei nuovi settori che risultano scoperti. Da una parte, si sono visti scioperi ad oltranza delle organizzazioni storiche come gli operai nel settore dell'auto (UAW) e gli attori e gli sceneggiatori di Hollywood (SAG) nel 2023, chiedendo non solo l'aumento dei salari ma anche garanzie per il lavoro futuro di fronte agli avanzamenti tecnologici, inclusi quelli legati all'intelligenza artificiale.

Inoltre, sono iniziate varie campagne per creare nuove organizzazioni, ad esempio tra i lavoratori di Amazon – il secondo datore di lavoro negli Stati Uniti – e di Uber, società che si vantano di offrire modelli di efficienza per l'economia, ma che spesso basano quella efficienza sullo sfruttamento del lavoro. Di fatto, spostano i costi da chi compra a chi produce, creando un'economia in cui il consumo diventa più importante della produzione, mettendo di fatto a rischio entrambi.

Per evitare di dover cambiare il loro modello di costi, queste società spendono molti soldi per fermare i lavoratori che cercano di difendere i propri interessi. Amazon, per esempio, ha speso oltre 14 milioni di dollari nel 2022 per i "consulenti anti-sindacali", cioè esperti esterni che lavorano per persuadere gli operai che i sindacati metterebbero a rischio i benefici che già ricevono. Questo, oltre alle spese interne per attività simili e relativi costi legali.

Anche le società di ride-sharing, come Uber e Lyft, sono attive nel contrastare le organizzazioni sindacali. Nel 2022, hanno lanciato una campagna pubblicitaria milionaria per mettere in evidenza i vantaggi di un modello flessibile che permette agli autisti di scegliere quanto lavorare senza subire limitazioni a causa di nuove regole. Per le società si tratta di risparmiare sui costi dell'assicurazione sanitaria e sugli altri benefit che sono dovuti solo ai dipendenti che lavorano un certo numero di ore.

Alcuni successi per i lavoratori sono arrivati. Ad esempio, i dipendenti di Starbucks hanno votato a favore di un nuovo sindacato in almeno 370 negozi negli Stati Uniti. Le trattative con la società sono ancora in corso, però. I lavoratori nell'industria automobilistica hanno ottenuto un aumento del 25 per cento alla conclusione dello sciopero tra settembre e ottobre del 2023, ma alcune società del settore continuano a resistere, a cominciare da Tesla: il proprietario Elon Musk afferma che i sindacati sono assolutamente da evitare, anche se i suoi operai guadagnano il 30 per cento in meno rispetto a quelli di Ford, General Motors e Stellantis.

Se la disoccupazione rimarrà bassa e l'economia continuerà a crescere, i lavoratori americani potranno esigere ancora salari e benefit più alti, anche se è evidente che le grandi società faranno il possibile per evitarlo. In gioco c'è il modello che l'America adotterà di fronte alle "innovazioni" di coloro che riescono a identificare nuovi modi per estrarre profitto dall'economia, spesso diventando tra le persone più ricche del mondo mentre i propri dipendenti faticano a raggiungere la fine del mese.

Di Andrew Spannaus

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x