01 Aprile 2024
Erdogan, fonte: suo profilo Facebook
Le grandi città turche, ossia Istanbul, Ankara e Smirne, si confermano nelle mani dell'opposizione laica moderata del CHP, che diventa la prima forza politica in Turchia. Un cambiamento importante e che testimonia un importante passo falso del presidente Recep Tayyip Erdoğan, che in circa vent'anni al potere ha dominato e trasformato il Paese.
A Istanbul trionfa Ekrem İmamoğlu, colui che aspira a sfidare Erdoğan per la presidenza nel 2028. A differenza di 5 anni fa, il CHP vince nella maggior parte dei distretti della metropoli sul Bosforo, riconquistando dopo 30 anni anche la centralissima Beyoğlu. Ad Ankara il sindaco uscente Mansur Yavaş non solo replica il successo del 2019 ma si toglie lo sfizio di battere il rivale con un distacco attorno ai 26 punti. Infine, non sorprende a Smirne la vittoria del CHP, che domina da decenni la terza città del Paese, così come accade in centri importanti come Adana e Mersin. Diverso invece il risultato nella città di Bursa, altro grande centro industriale considerato fin qui feudo dell'AKP di Erdoğan. Al presidente restano in mano i centri principali della costa del Mar Nero e buona parte dell'Anatolia centrale.
“Un risultato storico”, esulta il leader del CHP Özgür Özel: "Oggi gli elettori hanno deciso di cambiare il volto della Turchia e aprire le porte a un nuovo clima politico". Ma è proprio il sindaco di Istanbul Ekrem İmamoğlu a far capire che questo voto, se cambia poco nell'assetto amministrativo nelle città, è un segnale politico che non si può ignorare. Quando si rivolge a una folla entusiasta di sostenitori venuti a festeggiarlo a spoglio ancora in corso, la frase più significativa guarda avanti, alle sfide di domani: “Si sono aperte le porte del futuro”, scandisce.
Erdoğan ha parlato ai suoi elettori quando i risultati non sono ancora definitivi, anche lui capisce che qualcosa sta cambiando. E si attrezza per fronteggiare il pericolo. "Oggi hanno vinto 85 milioni di turchi, il risultato deve essere un punto di svolta per il nostro partito". E ancora: “Non abbiamo ottenuto il risultato che ci aspettavamo, è il momento di fare analisi e agire con coraggio. Negli ultimi 22 anni ci sono state 18 elezioni e abbiamo quasi sempre vinto - questa volta non è andata così, ma in futuro tutto può succedere”.
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