26 Febbraio 2024
Fonte foto: Twitter
Bruxelles è invasa dalle prime ore del mattino da agricoltori arrivati dal Portogallo, dalla Spagna e anche dall'Italia (circa 3mila, ndr). Non una gita, ma un'altra giornata di proteste. Gli agricoltori si sono presentati a Bruxelles per via del Consiglio europeo dei ministri dell'Agricoltura, iniziato questa mattina: la presenza di tutti i responsabili nazionali delle politiche agricole dei 27 Paesi membri rappresenta dunque l'opportunità di esprimere l'insoddisfazione per le recenti decisioni della Commissione europea adottate in reazione alle azioni di protesta dell'inizio di febbraio.
Secondo la polizia belga, sono circa 900 i trattori presenti alla manifestazione di questa mattina. I mezzi hanno formato un lungo corteo bloccando principalmente Rue de la Loi mentre gli agricoltori gettavano uova sull'edificio Lex, che ospita il servizio di traduzione del segretariato generale del Consiglio Ue. Stando alle ricostruzioni, altri agricoltori, invece, hanno lanciato petardi, uova e arance creando diverse colonne di fumo denso con aria irrespirabile, anche per via dei copertoni e cassonetti dati alle fiamme, mentre gli agenti in tenuta antisommossa hanno contenuto gli incendi con gli idranti. Secondo alcuni testimoni sul posto ci sono state diverse esplosioni. I manifestanti hanno anche scaricato sull'asfalto del fieno. Gli agricoltori in protesta hanno provato a forzare con i loro mezzi un blocco della polizia, situato all'incrocio tra Avenue d'Auderghem e Rue Belliard.
"La nostra richiesta numero uno è garantire un reddito dignitoso agli agricoltori. E per questo non abbiamo altra scelta che abbandonare le politiche di libero scambio e di deregolamentazione del mercato", ha fatto sapere il responsabile della missione politica di Fugea, la federazione agricola che sta guidando la protesta in Belgio, Timothée Petel. La federazione agricola ha aggiunto anche di aspettarsi "un'azione forte su questi temi" da parte della Commissione europea e ritiene che le sue recenti decisioni siano "ampiamente insufficienti". "La Commissione ci chiede di sospendere alcune norme ambientali (che non abbiamo chiesto) e di effettuare una semplificazione amministrativa. Certamente è necessario per gli agricoltori, ma non soddisfa la nostra priorità, che è quella di fissare prezzi equi", ha proseguito Timothée Petel.
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