28 Novembre 2023
Kim Jong-un (Fonte foto Lapresse)
Un satellite spia della Corea del Nord fotografa Roma, la Casa Bianca, il pentagono e diversi basi e portaerei americane e inglesi nell'Indopacifico. Sarebbe successo tra il 25 ed il 28 ottobre, secondo quanto affermato nelle ultime ore dalla Kcna, la televisione di Stato della dinastia Kim. Secondo la propaganda nord coreana, il leader supremo in persona avrebbe visionato le immagini dell'apparecchio, nell'ambito "dei preparativi per l'operazione del satellite da ricognizione 'Malligyong-1', prima dell'inizio della sua missione ufficiale". Il satellite citato dalla Kcna ha effettuato il lanio il 21 novembre scorso, determinando una dura presa di posizione da parte di Seoul, che ha annunciato la parziale sospensione degli accordi militari con i "cugini del Nord".
Non è passato inosservato l'annuncio della televisione di Stato nord coreana Kcna, con il quale Pyongyang informava il mondo di aver compiuto tra il 25 ed il 28 ottobre una maxi operazione di intelligence sui cieli di tutto il mondo, fotografando numerose aree sensibili, tra cui Roma, la Casa Bianca, il Pentagono, la base aerea Usa a Guam, la stazione navale Norfolk, il cantiere navale di Newport (in Virginia) oltre che "quattro portaerei nucleari della Marina americana e una portaerei britannica".
Secondo la propaganda della dinastia Kim, l'operazione sarebbe stata effettuata in preparazione al lancio di un altro satellite da ricognizione, il Malligyong-1, entrato in orbita il 21 novembre scorso. Proprio il lancio di questo secondo satellite negli ultimi giorni ha ulteriormente raffreddato i rapporti con Seoul, che ha annunciato una parziale sospensione dell'accordo militare con il Nord.
Lo scontro, comunque, si è trasferito poi anche in sede onusiana, con il Consiglio di Sicurezza permanente spezzatosi sulla risposta da dare a Pyongyang per le azioni delle ultime settimane. A spingere per la linea dura, chiaramente, gli Stati Uniti, la cui ambasciatrice all'Onu, Linda Thomas-Greenfield, ha affermato: "La Corea del Nord sta cercando spudoratamente di sviluppare i suoi sistemi di consegna di armi nucleari, eppure ci sono due membri permanenti che si sono rifiutati di condannare questo pericoloso lancio e altri simili". I membri in questione, che grazie al loro diritto di veto bloccano qualsiasi possibile risoluzione contro Pyongyang, sono Cina e Russia.
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