25 Ottobre 2023
Fonte: Twitter, @ilriformista
Nel sabotaggio del gasdotto in Finlandia sarebbe stata coinvolta una nave cinese che avrebbe danneggiato il Baltic Connector trascinando la sua ancora sul fondale marino. È infatti proprio l'ancora della nave cinese ad essere stata indicata come possibile causa dei danni al gasdotto Baltic Connector, l'importante infrastruttura che collega la Finlandia e l'Estonia.
Le autorità finlandesi di Helsinki hanno avanzato questa teoria in relazione all'incidente avvenuto all'inizio di ottobre. Secondo quanto riferito dall'Ufficio investigativo nazionale finlandese, le indagini sull'incidente sono in corso. L'ancora è stata rimossa dal fondale del Mar Baltico ed è di dimensioni notevoli, con oltre due metri di altezza e due metri di larghezza, con uno spessore di circa un metro, come riportato da Helsingin Sanomat. La gravità della situazione è resa evidente dal fatto che un oggetto di queste dimensioni è riuscito a danneggiare non solo un cavo in fibra ottica, ma anche a tagliare il gasdotto.
Questo evento sottolinea in modo allarmante la vulnerabilità delle reti sottomarine che trasportano energia e dati, supportando il traffico internet, le comunicazioni telefoniche, l'alimentazione delle centrali elettriche e il riscaldamento. La situazione mette in evidenza come un'unica azione errata da parte di una nave mercantile possa avere conseguenze gravi.
Le autorità finlandesi hanno confermato che la nave cinese chiamata "Newnew Polar Bear" è stata indagata in relazione all'incidente, in quanto si trovava nella zona in cui si è verificato il danno al Baltic Connector il giorno dell'incidente e non ha risposto alle chiamate delle autorità marittime finlandesi. Tuttavia, le indagini sono ancora in corso e non è stato possibile determinare se il danneggiamento del Balticconnector sia stato accidentale o deliberato.
Le autorità finlandesi escludono al momento il coinvolgimento di una nave russa, che inizialmente era stata indicata come principale sospettata dell'incidente. L'inchiesta sulla distruzione dei collegamenti sottomarini tra Finlandia ed Estonia ha destato preoccupazione a livello internazionale, evidenziando la fragilità di tali infrastrutture.
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