17 Ottobre 2023
Lo stesso attentatore che verso le 19:00 di ieri, lunedì 17 ottobre, ha sparato a tre tifosi svedesi prima della partita con il Belgio a Bruxelles fornisce la propria identità. Lo fa con un video, pubblicato sul web subito dopo la strage. "Mi sono vendicato per i musulmani. Ho ucciso due svedesi ora. Si vive per la religione e si muore per la religione. Sono pronto a incontrare Dio felice e sereno". L'uomo, che ha rivendicato la presunta appartenenza all'Isis, avrebbe affermato di aver compiuto il folle gesto per "vendicare i musulmani".
Classe 1978, Abdeslam Lassoued sarebbe di origine tunisina. Secondo indiscrezioni l'uomo, ora accusato di aver ucciso due uomini e ferito un terzo, sarebbe un richiedente asilo dal 2019, sebbene la sua richiesta sia stata respinta già nel 2020. Montano a questo proposito le polemiche sui motivi per i quali, dopo tre anni, si trovasse ancora in Belgio. Lassoued comunque ha fatto la sua presenza anche in Italia: sbarcò a Lampedusa nel 2011, fu identificato a Bologna nel 2016 e nelle ultime ore sono spuntate foto di lui a Genova nel 2021.
A questo proposito è la Segretaria di Stato belga per l'Asilo e le Migrazioni, Nicole de Moor, a cercare di dare una risposta: "È stato ufficialmente cancellato dal registro nazionale del comune il 12 febbraio 2021 e quindi non è stato possibile rintracciarlo per organizzare il suo ritorno. Non ha mai soggiornato in un centro di accoglienza Federale. Non è mai stato presentato dalla polizia dopo un'intercettazione all'Ufficio stranieri per consentire il suo rimpatrio. Di conseguenza, l'ordine di lasciare il Paese, emesso nel marzo 2021, non è mai stato applicato".
Poche ore prima dell'attentato a Bruxelles il 45enne, che stando ad alcune foto presenti sul suo profilo Facebook nel 2021 era passato per un breve periodo a Genova, aveva pubblicato un messaggio riguardante il bambino di origine palestinese in questi giorni accoltellato negli Stati Uniti: "Se fosse stato cristiano lo avremmo chiamato terrorismo e non un crimine brutale". Sempre tramite i suoi profili social è facilmente riscontrabile un alto numero di riferimenti ad Hamas ed alla guerra in Israele: "Ieri l'America con aerei e missili, oggi la Gran Bretagna con tutte le sue forze a sostegno degli ebrei".
Secondo quanto riportato dagli inquirenti, l'uomo sarebbe residente nel quartiere di Schaerbeek, considerato una zona franca alla quale le autorità hanno difficile accesso. Uno stato delle cose che faciliterebbe la radicalizzazione; qui, non a caso, nel 2022 erano stati accoltellati due poliziotti. Non solo, nello stesso quartiere era cresciuto uno degli attentatori fattisi esplodere all'aeroporto di Bruxelles nel 2016, mentre nel vicino quartiere di Molenbeek (a solo un quarto d'ora di macchina) viveva Salah Abdaslam, tra i terroristi responsabili degli attacchi a Parigi nel 2015.
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