07 Settembre 2023
Un'altra tegola per la famiglia Biden, già affossata dai sondaggi. Il figlio del presidente Hunter, va verso l'incriminazione per due reati: possesso di armi e illeciti fiscali. Nel primo caso è accusato di aver mentito circa sua dipendenza dalle droghe per acquistare un'arma, aggirando così i divieti federali, mentre nel secondo avrebbe omesso pagamenti in tempo delle tasse nel 2017 e nel 2018. Il procuratore speciale dell'indagine David Weiss, chiederà la messa in stato d’accusa di Biden Jr entro settembre, secondo quanto affermato dall'ufficio del pubblico ministero, per evitare che per alcuni reati scatti la prescrizione.
Hunter Biden verrà incriminato dal dipartimento di Giustizia. Il figlio del premier Usa, nel giugno di quest'anno aveva già annunciato di voler patteggiare per i reati di evasione fiscale e possesso illegale di armi per evitare il carcere, ma anche su questo tavolo è scontro. O meglio, l'accordo sul patteggiamento che era stato raggiunto è saltato. Colpa o merito dell'opposizione della giudice Maryellen Noreika.
I repubblicani avevano ferocemente criticato l'accordo, visto come un "favore" del dipartimento di Giustizia alla Casa Bianca. "È eloquente il fatto che il giudice sia intervenuto e abbia detto di non voler approvare un accordo generico", ha detto il repubblicano del Missouri, sottolineando inoltre che Hunter Biden "non dovrebbe ricevere un trattamento speciale". Per Lowell, un avvocato di Biden, l'accordo firmato nel caso del possesso illegale di armi "rimane valido e impedisca che vengano presentate ulteriori accuse contro il signor Biden".
"Lo Speedy Trial Act - scrive Weiss alla corte - richiede che il governo ottenga una risposta dal gran giurì su un’incriminazione entro il 29 settembre. Il governo intende cercare una risposta entro quella data".
Partiamo dal possesso di armi illecite. Nel 2018 Biden jr. acquistò un revolver in un’armeria nel Delaware momento di compilare il modulo federale per ottenere l’autorizzazione all’acquisto. Ma su cosa mentì? Sul fatto di non essere dipendente dalle droghe, ma era di domino pubblico il fatto che fosse alle prese con la dipendenza da cocaina.
Altro punto, gli illeciti fiscali. Hunter non avrebbe denunciato per due anni i guadagni ottenuti come consulente di società all'estero. Un tema sul quale i repubblicani stanno spingendo tanto cercando di ottenere fascicoli dell'inchiesta che possano incriminare anche Biden. Ma nulla è stato trovato, per ora.
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