23 Agosto 2023
Sarkozy, fonte: imagoeconomica
Su Ansa.it compare un curioso articolo nel quale viene ammesso per tabulas da parte di Sarkozy che egli e la Merkel convinsero a suo tempo Silvio Berlusconi a dimettersi e ad abbandonare il ruolo che aveva fino a quel tempo svolto in qualità di presidente del Consiglio italiano. Il seguito della storia lo conosciamo bene: vi fu un vero e proprio colpo di stato finanziario voluto da Bruxelles, che impose All'Italia l'aggiunta militare economica del governo di Mario Monti, avente il solo obiettivo di imporre al bel paese le riforme lacrime e sangue volute dalla Unione europea e miranti a riorganizzare la spesa pubblica e l'assetto della nazione in chiave schiettamente neoliberale. Ora, la recente ammissione di Sarkozy non fa altro che suffragare l'ipotesi di fondo che già altre volte abbiamo sviluppato. Si trattava ben vedere del secondo colpo di stato subito dall'Italia in vent'anni: il primo fu mani pulite, colpo di stato giudiziario teso a demolire la prima repubblica per imporre la svolta liberista richiesta dal nuovo ordine mondiale post1989. E il secondo fu appunto quello di ordine finanziario voluto da Bruxelles nel 2011. Ricordo ancora una scena che più di altre descriveva la situazione tragica ma non seria del momento: un girotondo di donne che giubilavano per la caduta di Silvio Berlusconi, convinta che finalmente per le donne si aprisse una stagione di diritti e di rispetto, proprio quando il governo di Mario Monti si accingeva ad alzare l'età pensionabile anche per le donne.
Di Diego Fusaro.
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