22 Agosto 2023
Putin e Ortega, fonte: arab news
Daniel Ortega, il presidente del Nicaragua, ha firmato un decreto che dà alla Russia il permesso di stazionare truppe e stabilire basi militari nel suo Paese. La notizia già trapelata nei giorni scorsi, è stata resa nota ufficialmente nella giornata di lunedì 21 agosto.
I missili da crociera a cui Managua ha dato l’ok hanno una gittata di circa 5.000 km, abbastanza lunga da permettere loro di raggiungere la maggior parte degli Stati Uniti e le parti più meridionali di Canada, Brasile, Bolivia e anche il Cile settentrionale: gli stessi missili si troverebbero ad una distanza di soli 1500 km dalle coste della Florida. Il decreto di Ortega rappresenta un ulteriore segnale di aumento delle tensioni tra la Russia e l’Occidente, in particolare nei confronti degli Stati Uniti: la settimana scorsa, Alba Azucena Torres Mejia, ambasciatrice del Nicaragua a Mosca, ha dichiarato che il Paese centroamericano "sostiene la Russia ed è pronto ad ampliare la cooperazione bilaterale in tutti i settori". Già nel giugno dello scorso anno, Daniel Ortega aveva invitato le Forze armate russe a dispiegare truppe nel suo Paese, in un rapporto in cui si affermava che l’invito era giunto sotto forma di un decreto che permetteva alle navi da guerra e agli aerei militari stranieri di entrare in Nicaragua "su base temporanea e solo per scopi umanitari”. Inoltre il Paese centroamericano ad aprile è stato visitato dal ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov. Il presidente del Nicaragua ha firmato il decreto il giorno prima che il Dipartimento di Stato americano ampliasse le sanzioni contro Managua imponendo restrizioni sui visti a 100 funzionari locali: il Dipartimento di Stato Usa ha descritto la mossa come un tentativo di “promuovere la responsabilità per gli attacchi incessanti del regime di Ortega-Murillo alle libertà civili”, contestando inoltre ad Ortega e alla sua vicepresidente, nonchè moglie, Rosario Murillo di "reprimere le organizzazioni della società civile, chiudere gli spazi civici e imprigionare ingiustamente gli oppositori dell’attuale governo".
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