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Niger, la Nigeria ha tagliato il 70% dell’energia elettrica totale del Paese: “Disconnessa la linea ad alta tensione”. Nigerini al buio

Dopo le sanzioni decise dai Paesi vicini dell'Africa occidentale in seguito al colpo di Stato che ha deposto il presidente Mohamed Bazoum

02 Agosto 2023

Niger, la Nigeria ha tagliato il 70% dell’energia elettrica totale del Paese: “Disconnessa la linea ad alta tensione”. Nigerini al buio

Nigerini al buio. La Nigeria ha sospeso l’erogazione dell’energia elettrica al Niger, paese che dipende da Abuja per il 70% del suo fabbisogno energetico. La decisione giunge a una settimana dal colpo di Stato da parte di un corpo militare d’élite che ha deposto il presidente eletto Mohamed Bazoum. “La Nigeria ha disconnesso la linea ad alta tensione che trasporta l’elettricità in Niger”, ha spiegato una fonte interna alla compagnia elettrica nigeriana Nigelec, confermando la linea di sanzioni decisa dai Paesi vicini all’Africa occidentale dopo il golpe. Mentre Paesi come la Francia e l’Italia portano a termine le procedure di evacuazione dei propri cittadini, la diplomazia africana lavora a una soluzione alla crisi politica nel Paese del Sahel, ritenuto strategico per l’Occidente alla lotta a numerosi gruppi armati attivi nell’area.

L’Ecowas potrebbe valutare un intervento militare in Niger

L’Ecowas ha comunicato alla giunta nigerina che se entro sette giorni non ripristinerà l’ordinamento costituzionale, scatteranno nuove dure sanzioni, e si valuterà anche il ricorso a un intervento militare. Al vertice sono presenti i capi della Difesa di Nigeria, Benin, Ghana, Togo, Sierra Leone, Liberia, Gambia, Costa d’Avorio, Capo Verde e Senegal. Hanno invece disertato l’incontro quelli di Mali, Guinea Bissau, Burkina Faso, Guinea e naturalmente Niger. I primi quattro Paesi si sono schierati con l’esercito nigerino, rafforzando quella spaccatura regionale che va oltre le vicende interne al Niger. L’instabilità del Niger fa temere a molti analisti non solo una guerra civile, ma anche di dimensione regionale.

Per il premier Mahamadou le sanzioni avranno un effetto “catastrofico”

Per questo dal suo esilio all’estero, il primo ministro nigerino Ouhoumoudou Mahamadou ha lanciato un appello alla comunità internazionale affinché faccia il possibile per ripristinare la democrazia e scongiurare le sanzioni, che per il premier avranno un effetto “catastrofico” sull’economia e quindi sul benessere della popolazione.

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