17 Luglio 2023
Twitter: @AndreaLucidi
La Russia ha annunciato oggi che gli accordi del Mar Nero, compresi quelli riguardanti il grano, non sono più in vigore a causa del mancato rispetto di alcuni punti dell'intesa. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha dichiarato che la scadenza degli accordi era prevista per il 17 luglio e che la Russia tornerà ad attuarli non appena la parte che riguarda il grano sarà stata completata.
Peskov ha voluto sottolineare che l'attacco al ponte di Crimea non ha influenzato la decisione della Russia di non rinnovare l'accordo. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che aveva svolto un ruolo chiave nella conclusione dell'accordo iniziale, aveva garantito venerdì che sarebbe stato rinnovato dopo aver parlato con il presidente russo Vladimir Putin.
Tuttavia, le dichiarazioni di Peskov devono essere prese con cautela, considerando precedenti comunicazioni in cui tendeva a mentire per ragioni di propaganda interna e per influenzare l'andamento della guerra. Al momento, non è chiaro se la Russia stia cercando condizioni migliori per l'accordo o se sia del tutto indisponibile a nuove trattative. Nel frattempo, il Ministero degli Esteri russo ha comunicato all'ONU e alla Turchia che il paese è contrario all'estensione dell'accordo.
L'Ucraina è uno dei principali esportatori di grano e altri prodotti alimentari nel mondo. Durante i primi mesi dell'invasione russa, le esportazioni erano state bloccate, causando una grave crisi alimentare in vari paesi, soprattutto in Medio Oriente e Africa. Inoltre, durante il blocco iniziale, enormi quantità di grano e cereali destinati all'esportazione erano marcite.
Gli Stati Uniti si sono dichiarati pronti a qualsiasi scenario riguardo al futuro dell'Iniziativa sul grano del Mar Nero. Jake Sullivan, consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, ha affermato in un'intervista che stanno lavorando a stretto contatto con l'Ucraina e sono pronti ad affrontare qualsiasi eventualità.
L'Iniziativa del Mar Nero per il grano è stata siglata a Istanbul il 22 luglio 2022, coinvolgendo le Nazioni Unite, la Russia, la Turchia e l'Ucraina. L'accordo prevedeva l'apertura di un corridoio per le esportazioni di grano da tre porti ucraini e la rimozione delle restrizioni sulle esportazioni di cibo e fertilizzanti russi. L'accordo ha consentito spedizioni internazionali di mais, grano, orzo e altri prodotti alimentari provenienti dall'Ucraina.
Nonostante i timori iniziali, l'accordo aveva resistito fino ad oggi ed era stato considerato un successo, rappresentando forse l'unico esempio di cooperazione tra Russia e Ucraina negli ultimi mesi, nonostante le difficoltà nelle negoziazioni.
Al momento si profilano tre possibili scenari: il rinnovo dell'accordo tramite la mediazione della Turchia, la fine definitiva dell'accordo con ripercussioni socio-economiche inevitabili, soprattutto per i paesi dipendenti dalle importazioni di grano ucraino, o la stipula di un nuovo accordo con modalità da definire sotto la guida dell'ONU e della Turchia.
Secondo le Nazioni Unite, nel corso del primo anno di attuazione dell'accordo, le navi hanno effettuato 1.003 viaggi dai porti ucraini, trasportando un totale di 32,8 milioni di tonnellate di grano e altri prodotti alimentari. Le spedizioni di grano dall'Ucraina nell'ambito dell'iniziativa sono state ricevute da 45 paesi, con il 46% delle importazioni dirette verso l'Asia, il 40% verso l'Europa occidentale, il 12% verso l'Africa e l'1% verso l'Europa orientale.
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