16 Luglio 2023
Era inevitabile, dopo l’ingresso nell’euro, i prezzi in Croazia sono aumentati in alcuni casi fino a raddoppiare. A essere più colpiti, in particolare, sono stati i costi dei generi alimentari: c’è infatti chi ha registrato l'incremento del pane da 2,50 a 4,50 euro al chilo, di quello dell’olio da 7 a 13 euro al litro, dei calamari surgelati da 4,50 a 7,80 euro e quello di albicocche e pesche da 2,20 a 4 euro al chilo. Sarebbero inoltre saliti del 30% i prezzi degli affittacamere, mentre quelli dei bar e dei ristoranti sarebbero ora in linea con le richieste italiane: l'importo del caffè è stato segnalato intorno ai 2 euro, quello della frittura di pesce intorno ai 20, quello della pizza quasi 8. Nell’isola di Veglia poi lo stesso appartamento che quattro anni fa costava 90mila euro oggi è in vendita a 180mila, e anche le tariffe delle camere d’albergo sono raddoppiate, passando da 150 a 300 euro. E visto che pure i costi della candeggina sono cresciuti da 70 centesimi a 2 euro, alcuni croati si starebbero recando a fare la spesa una volta alla settimana nella vicina città di Trieste. Anche i prezzi delle vacanze al mare in Croazia hanno risentito dell’ingresso della nazione nell’euro, con un incremento generale dei prezzi che va dal 20 al 30%: se prima il costo per l’attracco di una barca si pagava intorno ai 120 euro, oggi si aggira intorno ai 160. È inoltre cresciuto il costo degli accessori nautici: i gavitelli per esempio oggi vengono 35 euro, mentre prima erano acquistabili a 25. L’unico sorriso agli italiani in Croazia continua a strapparlo il prezzo del gasolio, più basso rispetto al costo che attualmente ha nel nostro Paese.
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