12 Luglio 2023
OceanGate Expeditions
I passeggeri a bordo del sommergibile Titan, che ha subito un tragico incidente, avrebbero vissuto un momento di terrore prima dell'implosione fatale. Secondo le dichiarazioni dell'ingegnere spagnolo José Luis Martín, un guasto elettrico avrebbe compromesso la stabilità dell'imbarcazione, privandola della propulsione e facendola precipitare verso gli abissi con l'oblò rivolto verso il basso, come una freccia in picchiata.
L'esperto riferisce che la discesa libera è iniziata a una profondità di circa 1.700 metri, e l'implosione si è verificata intorno ai 2.500 metri, a causa di un rapido cambio di pressione. I cinque passeggeri a bordo del sommergibile avrebbero dunque vissuto un lungo minuto consapevoli dell'imminente tragedia, trascorrendo quei terribili istanti nel buio, ammassati gli uni sugli altri.
Martín descrive la situazione in modo agghiacciante: "Posso solo immaginare la paura e l'agonia che hanno provato. Deve essere stato come un film dell'orrore". L'ingegnere ha anche ipotizzato il rumore che l'implosione avrebbe generato, paragonandolo allo scoppio di un palloncino, e ha precisato che la morte istantanea dei passeggeri sarebbe avvenuta tra i 48 e i 71 secondi dall'inizio della caduta.
Il sommergibile Titan ha perso il contatto con la sua nave di supporto, la Polar Prince, domenica 18 giugno, durante la discesa verso il relitto del Titanic, a circa 105 minuti dall'immersione e a circa 400 miglia al largo delle coste di Terranova, in Canada.
Le autorità canadesi stanno attualmente valutando se siano state violate leggi penali, federali o provinciali. Il sovrintendente Kent Osmond, della Royal Canadian Mounted Police, ha dichiarato che è stata istituita una squadra di investigatori con l'obiettivo principale di determinare se sia giustificata un'indagine penale.
Gli esperti suggeriscono che le famiglie delle vittime potrebbero intentare cause per omicidio colposo e negligenza. Si ritiene che ai cinque passeggeri deceduti sia stato chiesto di firmare liberatorie prima di imbarcarsi sulla nave. "Nella prima pagina del documento, la parola 'morte' era presente ben tre volte", ha raccontato un giornalista di CBS che era salito a bordo per un'immersione di prova.
Firmando tale documento, i passeggeri, in genere, accettano i rischi e i pericoli associati all'attività e, nel caso di ferite, esonerano la compagnia da qualsiasi responsabilità. Tuttavia, l'inquietante scoperta delle liberatorie solleva interrogativi sulle condizioni di sicurezza e sulla responsabilità della società che gestisce il sommergibile Titan.
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