10 Luglio 2023
Alla fine ce l’ha fatta Rikkie Valeri Kollè, 22 anni, a diventare miss Olanda 2023, titolo che la proietta direttamente alla competizione americana di miss Universo, in rappresentanza dei Paesi Bassi. Niente di strano, quindi, se non fosse che Rikkie è nata Rik. A 11 anni, infatti, ha iniziato la transizione a base di farmaci, cure ormonali e poi operazioni chirurgiche per potersi, infine fregiare dell’appellativo di donna.
Dopo la vittoria, Rikkie scrive sui suoi profili social: “Ce l’ho fatta! È surreale ma posso chiamarmi Miss Olanda 2023. Sono così orgogliosa e felice che non riesco nemmeno a descriverlo. Sì, sono trans e voglio condividere la mia storia ma sono anche Rikkie ed è questo che conta per me. E ovunque tu sia nel mondo, io voglio esserci per te ed essere l’esempio che mi è mancato da piccola”. Allega diverse foto della premiazione che la incoronano miss Olanda. Attorno a lei, sul palco, molte donne sorridono e applaudono. Diversa, invece la reazione sul web, dove, fuori dall’occhio vigile delle telecamere, le polemiche sembrerebbero largamente surclassare i commenti di stima.
Numerose, infatti le frasi ironiche e contrarie, che mettono in particolare rilievo la vittoria in un concorso di bellezza femminile da parte di una persona che, oggettivamente, è biologicamente un uomo. Non è un caso, infatti se il tema dei transgender è quello che più di tutti spezza il fronte stesso della galassia femminista, solitamente incline a sostenere le istanze lgbtq+ ma in questo caso incerta e poco convinta se il fatto di permettere ad un uomo di professarsi donna sia veramente un progresso nel nome della liberazione sessuale o, al contrario, un modo per permettere all’universo maschile di “invadere il campo” delle prerogative femminili.
Numerosi, sotto il post di Rikkie commenti di questo tenore: “È biologicamente uomo, il patriarcato vince ancora”. Un’idea, è facile immaginare, passata per la testa di qualcuna delle altre concorrenti sul palco durante la premiazione. Per loro, però, le telecamere erano vigili, non restava che applaudire e sorridere, probabilmente un po’ deluse.
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