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Pras Michel, ex rapper dei Fugees dichiarato colpevole di spionaggio per la Cina. Rischia 20 anni di carcere

L'ex rapper dei Fugees dichiarato colpevole dal giudizio di un tribunale federale di Washington D.C. Sono state numerose le accuse mosse al cantante

27 Aprile 2023

Pras Michael, Ex rapper dei Fugees dichiarato colpevole di spionaggio per la Cina. Rischia 20 anni di carcere

Facebook: TheSpit

Pras Michel, ex rapper del trio dei Fugees e vincitore di un Grammy, dichiarato colpevole dal giudizio di un tribunale federale di Washington D.C. Sono state 10 le accuse mosse al cantante tra le quali spiccano quelle di riciclaggio di denaro, cospirazione e spionaggio a favore di un paese straniero. 

L'ex rapper dei Fugees dichiarato colpevole di spionaggio per la Cina. Rischia 20 anni di carcere

La Cnn, emittente televisiva statunitense, riporta che l'artista di New York rischierebbe fino a 20 anni di carcere. Il rapper avrebbe aiutato le autorità di Pechino ad avere accesso ad altissimi funzionari Usa e contatti con ben due presidenti, Barack Obama e Donald Trump. 

Secondo l'accusa Michel avrebbe avrebbe ricevuto 20 milioni di dollari dal finanziere malese Jho Low per influenzare in vario modo la politica statunitense in suo favore. In particolare, il finanziere, potrebbe essere conosciuto ai più per essere finito al centro di uno scandalo finanziario dalle proporzioni enormi che riguarda il fondo di investimenti malese 1MDB, al quale avrebbe sottratto più di 4 miliardi di dollari.

Il pagamento a Michel sarebbe servito a creare collegamenti con la politica a stelle e strisce. Secondo le ricostruzioni l'ex rapper avrebbe usato 800 mila dollari dei 20 milioni per finanziare la campagna elettorale dell'ex presidente Usa attraverso una serie di donatori. 

Negli anni a seguire il rapper e produttore discografico di Haiti sarebbe stato pagato dal finanziere Jho Low, durante il governo di Donald Trump, per fare pressione sul governo statunitense affinché lasciasse cadere le accuse a suo carico per lo scandalo 1MDB in cambio di un centinaio di milioni di dollari. Michel avrebbe anche fatto pressioni per conto di membri del governo cinese per cercare di ottenere l’estradizione di un imprenditore cinese dissidente, Guo Wengui, arrestato negli Stati Uniti per un altro caso di truffa.

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