21 Aprile 2023
Medvedev, fonte Imagoeconomica
L'ex Presidente russo Medvedev su Telegram minaccia che le armi russe faranno sprofondare Londra. Poi attacca la monarchia (degenerata) e il Primo Ministro (ridicolo). Il Regno Unito ha appena approvato un pacchetto di sanzioni contro cinque cittadini russi coinvolti nell'arresto del giornalista Vladimir Kara-Murza. L'uomo starebbe scontando in Russia 25 anni di prigione per diffusione di segreti militari ed alto tradimento.
Il capo del Consiglio di Sicurezza della Federazione Russa, ed ex Presidente, Dmitry Medvedev, avrebbe affermato venerdì che Londra ha storicamente manifestato, e continuerà a farlo, inimicizia verso Mosca. “La Gran Bretagna era, è e sarà il nostro eterno nemico – avrebbe scritto il politico sui suoi canali Telegram - In ogni caso, finché la loro isola arrogante e disgustosamente umida non finirà nell'abisso del mare a causa dell'onda creata dagli ultimi sistemi di armi russi”. Il commento arriva dopo l’ultimo pacchetto di sanzioni, rivolto a cinque cittadini russi coinvolti nelle indagini che hanno portato all’arresto del giornalista Vladimir Kara-Murza. Murza è accusato da Mosca di essere un agente straniero. “Come dissero i Beatles – ha aggiunto Medvedev – Let it be!”.
L’ex Presidente russo ha quindi ironicamente rimarcato quanto fosse ammirabile la convinzione dei funzionari inglesi riguardo a quello che definisce il loro “eccezionalismo”. “Non stiamo nemmeno parlando di un caso specifico – ha continuato sul post di Telegram – ma di una fervente convinzione che queste (ndr. Le sanzioni) siano una pena mortale e che i funzionari russi si dispereranno per loro. Dopo tutto, è evidente che il conflitto tra una forma obsoleta (la degenerata monarchia britannica) ed un contenuto ridicolo (provate a dare un’occhiata alla faccia del loro recente Primo Ministro) ha dato vita a qualche sorta di bizzarra creatura”. Medvedev ha concluso esprimendo il proprio totale disprezzo per le sanzioni.
Il 17 aprile, la corte di Mosca aveva condannato il giornalista Vladimir Kara-Murza a 25 anni in una prigione di massima sicurezza e ad una multa di 400 mila rubli (meno di 5 mila dollari). Le accuse erano diverse e riguardavano in particolare: la diffusione di false informazioni riguardo al dispiegamento delle Forze armate; la messa in pratica di iniziative promosse da un’organizzazione internazionale o straniera le cui attività siano state dichiarate “indesiderate” sul territorio della Federazione Russa; alto tradimento.
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