12 Aprile 2023
Fonte: Imago
Da diversi anni la Chiesa Cattolica Tedesca è in rotta di collisione con il Vaticano. Sono diversi i dossier che separano i Vescovi tedeschi dal Pontefice, primo fra tutti, la questione delle benedizioni alle coppie omosessuali. L’ultimo capitolo del braccio di ferro a nord e sud dell’arco alpino è rappresentato da un opuscolo pubblicato in Germania e che, sembra, avvicini sempre di più ad una scissione all’interno del mondo cattolico.
La Chiesa Tedesca ha distribuito in questi giorni presso le proprie parrocchie un opuscolo che difende con fermezza le proprie posizioni in materia di omosessualità. Nell’opuscolo i Vescovi cattolici tedeschi si rivolgono ai propri parroci riguardo al tema delle benedizioni a coppie omosessuali. “Nessun pastore che presiede una tale celebrazione deve aspettarsi conseguenze disciplinari”, si legge nel testo, che rimette alla coscienza di ciascun prelato la libertà di benedire o meno coppie di questo tipo. Un allontanamento molto marcato dalla linea ufficiale di Roma, aggravato dal fatto che i Vescovi tedeschi assumano, così, su di sé un’autorità superiore a quella del Papa.
Si tratta di un atto di disobbedienza palese, commentano molti osservatori, come non se ne vedevano da molto tempo in seno alla Chiesa Cattolica. Un atto che non è tuttavia figlio di pochi Vescovi cospiratori ed anti-papali, ma frutto di una recente votazione del Sinodo dei Vescovi Tedeschi a Francoforte. Una votazione, tra l’altro, che ha visto una larga maggioranza (18 a 3), votare a favore della linea della tolleranza. Già a marzo il Segretario di Stato Vaticano, Cardinale Pietro Parolin, aveva ammesso l’esistenza di posizioni contrastanti tra le due Chiese, sottolineando però come tale stato delle cose fosse atavico nella storia della Santa Sede. “Una singola Chiesa” aveva detto il Segretario “non può prendere una decisione del genere che riguarda la Chiesa universale. Ci vuole tempo per il dialogo. Nella Chiesa ci sono sempre state posizioni diverse, a volte contrastanti. Ora tutto questo confluirà nel cammino sinodale”.
Oltre al tema delle coppie omosessuali, poi, anche quello del celibato scava una profonda frattura con Roma. A Francoforte, infatti, si è voluto revisionare anche uno dei temi che da anni infiamma il dibattito interno della Chiesa: quello sul celibato. Per adesso, tuttavia, non è ancora stata definita la posizione specifica dei Vescovi tedeschi, dettisi soltanto favorevoli a valutare l’idea.
Nel frattempo Roma guarda con sempre maggiore preoccupazione al 2024, quando avrà luogo il Sinodo sulla Sinodalità. In quell’occasione, infatti, saranno presenti rappresentanti cattolici di tutto il mondo. Il timore del Pontificato è che allora le visioni dei cattolici del Nord, tendenzialmente più vicini all’agenda liberal, e di quelli del Sud, tradizionalmente più conservatori, deflagrino.
“Scisma” è una parola che al soglio di Pietro non è mai piaciuta: presto, tuttavia, potrebbe iniziare a sentirsi sempre più spesso. A marzo era stato l’Arcivescovo Monsignor Georg Gänswein, ex segretario personale di Papa Benedetto XVI e lui stesso tedesco, a sottolineare i rischi insiti nelle posizioni dei Vescovi suoi connazionali. “Se il percorso sinodale continua a perseguire immutato gli obiettivi dichiarati” aveva detto a Monaco parlando della votazione di Francoforte “la Chiesa cattolica romana in Germania dirà addio all’unità della Chiesa mondiale”. Un’eventualità che la pubblicazione dell’opuscolo ha reso ancora un po’ più realistica.
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